Piazza Affari: Elezioni 2013 condizionano trend e spread
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Piazza Affari: Elezioni 2013 condizionano trend e spread

lunedì 25 febbraio, 2013

MILANO, 25 FEBBRAIO 2013 – Dopo le 15.00, le sorti dell’andamento di Piazza Affari e dello spread si è legata a doppio filo con gli instant-poll prima e le proiezioni poi,dando vita ad una vera e propria montagna russa, come era immaginabile. Così, il Ftse Mib ha archiviato la seduta in rialzo dello 0,73% a 16.351 punti, l'All Share a +0,64% a 17.308 punti, perdendo terreno (stava guadagnando fino a un massimo del +4% ) rispetto alle prime indicazioni che davano il centrosinistra in maggioranza sia alla Camera che al Senato, situazione che avrebbe garantito una maggioranza stabile. Termometro di questa grande instabilità che gravità intorno all’esito dell’elezioni e sulla governabilità o meno che ne deriverà, è lo spread tra Btb-Bund tedesco che è salito a 293 punti basi.

Tutto ciò non si è riflesso sulle Piazze europee che hanno chiuso in rialzo: il Dax ha chiuso a +1,35%, seguito dall'Ibex (+0,80%), dal Cac 40 (+0,41%) e dal Ftse 100 (+0,36%). 

A Milano, tra i titoli negativi, Mps, (-0,18% a 0,2261 euro), Campari (-1,09% a 5,885 euro), Terna(-0,63% a 3,158 euro), Saipem (-0,97% a 20,5 euro) e Fiat, in flessione dello 0,14% a 4,142 euro. Bene, invece, Bpm(+2,32% a 0,5505 euro), Tod's(+2,27% a 108,3 euro) e Buzzi Unicem (+2,25% a 11,35 euro). Ma il titolo che ha seguito di pari passo l’andamento delle proiezioni sull’esito del voto, Mediaset: dopo aver toccato un massimo a 1,859 euro, successivamente alla diffusione dei primi exit poll, è diminuita fino a un minimo a 1,662 euro per poi concludere a 1,719 euro (+2,08%).

Occorrerà vedere domani a boccie ferme come reagiranno i mercati finanziari.

Rosy Merola

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