Piazza Affari, Resoconto della giornata (30/09/13): La crisi politica fa meno danni del previsto
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Piazza Affari, Resoconto della giornata (30/09/13): La crisi politica fa meno danni del previsto

lunedì 30 settembre, 2013

MILANO, 30 SETTEMBRE 2013 – Si è conclusa in maniera meno tragica di come era partita, la seduta odierna a Piazza Affari, dopo la crisi di governo in corso in queste ore . Chiude sì in flessione il Ftse Mib (-1,2% a 17.434 punti), ma lima le perdite allontanandosi dai minimi intraday a 17.204 punti. Sulla scia dell'incertezza politica italiana, hanno archiviato la seduta sotto la parità anche le Borse del Vecchio Continente: Cac 40 -1,03%, Ftse 100 -0,77%, Dax -0,77% e Ibex -0,46%. Sul fronte Asia-Pacifico,in flessione l'indice di riferimento dell'area MSCI (Asia Pacific Index) a -1,1%. Male anche Tokyo 1,76%, Hong Kong -1,24%. In progresso Shanghai (+0,43%). Al momento della scrittura in rosso anche Wall Street.

BREVE FOCUS SULLA GIORNATA –In attesa del prossimo mercoledì, quando Letta chiederà la fiducia in Parlamento, continuano le reazioni del mondo politico. Il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi ha dichiarato: «Mi auguro che tutta questa instabilità non porti a una precettazione da parte dell'Europa e a una gestione commissariale», aggiungendo: «Di fronte a questa crisi di governo è fondamentale che venga realizzato il decreto per la legge di stabilità con le decisioni giuste che noi abbiamo già indicato al governo Letta. Mi auguro che alla fine il buon senso e il senso di responsabilità prevalgano da parte di chi governa». Per Squinzi, inoltre: «Ciò che conta sono i risultati. L'importante è che il Paese tenga e che tengano i mercati finanziari, che il nostro Paese non venga ulteriormente penalizzato. Non vorrei che ci ritrovassimo nella situazione di ottobre 2011». In serata, Squinzi ha, altresì, puntualizzato: «Gli industriali italiani non scenderanno in piazza come hanno annunciato i sindacati per contrastare la crisi di governo "specie in una situazione come questa. Però ci batteremo con tutte le nostre forze nelle sedi competenti perché ci sia un'attenzione vera da parte di tutta la politica ai problemi dell'economia reale, che rischiano di passare in secondo piano. Noi siamo in una situazione drammatica». In merito alla crisi è intervenuta anche Fitch, affermando che: «Il possibile collasso della coalizione di governo in Italia mette a rischio gli obiettivi di politica fiscale e crea incertezza in una fase cruciale, nella quale la legge di bilancio 2014 dovrebbe essere portata a termine, una prolungata incertezza sulle politiche economiche e fiscali, una minore fiducia nel calo del debito nel 2014 e il mancato rispetto della norma costituzionale del pareggio di bilancio sono potenziali fattori che pesano sul rating BBB+ con outlook negativo».

PIAZZA AFFARI - Dopo l’impennata in apertura a un soffio da quota 290, lo spread Btp-bund ha chiuso a 265 punti base, quasi ai livelli di apertura (264 punti). A Milano, sull’indice principale, male il comparto dei bancari: Ubi Banca (-4,1% a 3,738 euro), Bper (-3,19% a 5,305 euro) e Banco Popolare (-2,74% a 1,1 euro), Intesa Sanpaolo ha perso (-3,54% a 1,525 euro). Di misura sopra la parità Bpm (+0,05% a 0,4184 euro). Sprofonda Mediaset (-4,52% a 3 euro). Bene Autogrill (+2,2% a 12,99 euro). In luce Telecom Italia (+5,17% a 0,61 euro).

Rosy Merola [MORE]
 


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