Premier Giorgia Giorgia Meloni a "XXI Secolo": politica estera, riforme e il ruolo dell’Italia nel mondo (Video)
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Premier Giorgia Giorgia Meloni a "XXI Secolo": politica estera, riforme e il ruolo dell’Italia nel mondo (Video)

martedì 4 marzo, 2025

Giorgia Meloni a "XXI Secolo": leadership, geopolitica e futuro dell’Italia

Un’intervista intensa e ricca di spunti, quella tra il premier Giorgia Meloni e il giornalista Francesco Giorgino a "XXI Secolo". Dalla guerra in Ucraina al ruolo dell’Italia in Europa, fino agli investimenti strategici e alle riforme interne: il quadro delineato è quello di una nazione che vuole mantenere stabilità e autorevolezza nel contesto internazionale.

Una settimana cruciale tra Stati Uniti ed Europa


Il fine settimana appena trascorso è stato denso di appuntamenti per il Presidente del Consiglio. Dopo l’importante incontro alla Casa Bianca tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, Meloni ha lanciato un appello affinché l’Occidente resti unito, proponendo un vertice tra Stati Uniti e Paesi europei.


A Londra, la Premier italiana ha discusso con il Primo Ministro britannico Rishi Sunak e il Presidente ucraino, partecipando al summit sull’Ucraina. Al centro del dibattito: la proposta di una tregua di un mese e la formazione di una "coalizione dei volenterosi", promossa da Francia e Regno Unito. "Evitare fratture nell’Occidente è nell’interesse dell’Italia e della stabilità internazionale", ha dichiarato Meloni.


"Nessun soldato italiano in Ucraina"

Uno dei temi più delicati affrontati nell’intervista riguarda l’eventuale coinvolgimento di truppe europee nel conflitto. La Premier ha ribadito la posizione dell’Italia: "Abbiamo espresso perplessità sulla proposta francobritannica. Non invieremo soldati italiani in Ucraina".

Meloni ha sottolineato come la priorità resti il raggiungimento di una pace giusta e duratura, senza mettere a rischio la sicurezza delle nazioni coinvolte. "Una guerra non può essere interrotta senza adeguate garanzie. La soluzione va trovata con lucidità e responsabilità", ha aggiunto.


Il rapporto con Trump e le sfide economiche

Durante l’intervista, Giorgino ha affrontato il nodo dei dazi statunitensi sull’Europa, una questione che potrebbe pesare sulle esportazioni italiane. "Trump difende gli interessi americani, io quelli italiani", ha affermato Meloni, sottolineando come una guerra commerciale non convenga a nessuno.


Il colloquio ha poi toccato gli investimenti internazionali, con particolare riferimento all’accordo siglato con gli Emirati Arabi Uniti. "40 miliardi di euro per l’Italia, con un impatto fino a 100.000 nuovi posti di lavoro", ha evidenziato Meloni, definendo l’intesa un passo strategico per il futuro del Paese.


Crescita, energia e riforme: il piano dell’Italia

Il dibattito si è spostato poi sulle sfide economiche interne, tra cui il divario Nord-Sud, il costo dell’energia e la pressione fiscale. "La stabilità del governo sta dando credibilità internazionale all’Italia, ma servono interventi strutturali", ha affermato la Premier.


Tra le misure adottate, ha ricordato il Decreto Bollette per ridurre i costi dell’energia per famiglie e imprese e il rilancio del nucleare con l’introduzione di piccoli reattori modulari sicuri. Sul fronte fiscale, l’obiettivo dichiarato è abbassare le tasse per il ceto medio.

"Abbiamo iniziato dai redditi più bassi, ora lavoriamo per una riforma che dia respiro anche alla classe media", ha spiegato.


Le tre grandi transizioni: digitale, ecologica e demografica

Un altro punto chiave toccato durante il colloquio è stato il futuro dell’Italia in relazione ai tre grandi cambiamenti in corso: la transizione digitale, ecologica e demografica.

"L’Europa ha trascurato la questione della natalità. In Italia abbiamo investito per sostenere le famiglie, ma serve fare di più", ha dichiarato Meloni. Sul fronte ambientale, ha criticato l’approccio ideologico adottato negli ultimi anni: "La sostenibilità non può essere imposta senza soluzioni pragmatiche che tutelino imprese e lavoratori".


Premierato e riforma della giustizia

Non poteva mancare un approfondimento sulle riforme istituzionali, in particolare quella del premierato. Meloni ha difeso la scelta di introdurre un sistema più stabile per i governi italiani: "La stabilità è la nostra maggiore forza. Con appena due anni di governo, siamo già il sesto esecutivo più longevo della storia repubblicana".

Sul fronte giustizia, ha ribadito l’intenzione di portare avanti la separazione delle carriere tra magistrati e pubblici ministeri, rassicurando la categoria: "Non è una riforma contro qualcuno, ma per far funzionare meglio il sistema".


Un lato più personale: viaggi, musica e tempo libero

Sul finale, un momento più personale. Giorgino ha chiesto alla Premier quale sarebbe la sua meta di viaggio ideale per puro piacere. "Mi piacerebbe tornare a fare immersioni alle isole Tremiti", ha risposto Meloni, evidenziando il legame con la bellezza naturale italiana.

Non è mancato un accenno al Festival di Sanremo, seguito in parte dal Presidente del Consiglio. "Finalmente un’edizione in cui la musica è protagonista", ha commentato, lodando il lavoro di Carlo Conti e apprezzando particolarmente il brano di Simone Cristicchi, che ha trattato il tema delicato della malattia della madre.


Conclusione: un’azione diplomatica pragmatica

L’intervista si è conclusa con un chiaro messaggio: "L’Italia vuole essere protagonista nel contesto internazionale, ma con equilibrio e pragmatismo". Tra le sfide geopolitiche, le riforme interne e le scelte economiche strategiche, il governo Meloni mira a rafforzare la stabilità del Paese, mantenendo saldo il suo ruolo in Europa e nel mondo.




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