Rapimento Rossella Urru: Al Qaeda smentisce
Cronaca Sardegna

Rapimento Rossella Urru: Al Qaeda smentisce

venerdì 9 dicembre, 2011

 CAGLIARI, 9 DICEMBRE 2011 - Al Qaeda nega che dietro al rapimento della cooperante Rossella Urru e di altri due cittadini spagnoli, ci sia la mano del gruppo terroristico. Il sequestro era avvenuto il 23 ottobre nel campo di Rabboni, nel sud dell'Algeria vicino a Tinduf, e sul momento si era pensato che la responsabilità fosse del gruppo terroristico islamico. [MORE]


Nei primi giorni dopo il sequestro, si era subito pensato ad un loro coinvolgimento, c’era stata anche una rivendicazione. Invece è arrivata la smentita attraverso una nota del gruppo terroristico recapitata all’agenzia di stampa mauritana “Ani”. L'organizzazione nel Maghreb islamico dichiara di non essere coinvolta nel rapimento della collaboratrice sarda e dei due cooperanti spagnoli, mentre rivendica i sequestri di cinque cittadini europei avvenuti il 24 e il 25 novembre nel nord del Mali. Nel comunicato, il gruppo terroristico, sostiene di aver eseguito i rapimenti per “inviare un messaggio alle autorità maliane e per vendicare l’arresto di alcuni nostri uomini”. L’annuncio continua: "Diffondiamo questo comunicato per informare i nostri fratelli musulmani e l’opinione pubblica circa la responsabilità del nostro gruppo sulle due operazioni eseguite dai nostri mujahidin eroici in Mali. Durante la prima un gruppo di mujahidin ha rapito due uomini dei servizi segreti francesi. La seconda operazione ha accordato a un altro gruppo di mujahidin il sequestro di tre europei".
"Inoltre noi neghiamo ogni responsabilità riguardo il sequestro degli europei avvenuto nel campo profughi di Tindouf, in Algeria, così come annunciamo che il sequestro delle due spie francesi e dei tre europei è avvenuto nell’ambito delle continue aggressioni della Francia contro i musulmani e come risposta diretta alle politiche stupide di Nicolas Sarkozy". E ancora: "I mujahidin hanno scelto il territorio del Mali per eseguire queste due operazioni perché il paese continua a essere complice della guerra contro i mujahidin piegandosi alle pressioni della Francia e degli Stati Uniti". Infine Al Qaeda: "Lanciamo un messaggio alle persone sagge in Mali. I ripetuti attacchi contro i mujahidin, la loro uccisione e il loro arresto accontentano solo gli Stati Uniti e la Francia di Sarkozy. Fanno parte di una politica sbagliata e oppressiva che nega ogni diritto. Non la faremo passare senza una punizione".

Giulia Cancedda

(fonte foto: julienews.it)

 


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