Recitare bene il Santo Rosario (parte prima)
Parola e Fede Calabria

Recitare bene il Santo Rosario (parte prima)

lunedì 19 settembre, 2016

 Con il Santo Rosario meditiamo i grandi eventi della Redenzione operata da Cristo Gesù, attraverso anche la partecipazione della Vergine Maria, che di questo mistero è essenza, sostanza, vita. [MORE]
Possiamo meditarli a partire dalla nostra mente o con la luce dello Spirito Santo. Nel primo caso comprenderemo ben poco o niente e il mistero per noi sarà come un duro sasso. Oppure possiamo meditare e riflettere lasciandoci aiutare dallo Spirito Santo. Lo Spirito del Signore viene solo se è invocato, altrimenti Lui mai entrerà nella nostra mente.

Si comprende allora che non si può recitare il Santo Rosario con il peccato mortale nel cuore. Manca lo Spirito di Dio in noi. Ci si mette in grazia. Il cuore torna ad essere puro, l’anima libera, la mente recettiva, lo Spirito di Dio viene e ci conduce nel mistero, illuminandolo di luce eterna.
L’invocazione allo Spirito del Signore è necessaria. Per questo urge mettersi per qualche istante in una preghiera silenziosa, del cuore, dell’anima, nella compostezza anche del corpo. Anche il corpo deve essere preparato alla celebrazione di una così vitale preghiera.

Nella distrazione, nel non raccoglimento, nella non partecipazione del corpo e della mente, anche se la recita del Santo Rosario si compie, essa rimane senza frutto. Il cuore non segue la mente, la mente non segue lo Spirito Santo, lo Spirito è assente. Si dicono solo parole.
A quanto fin qui detto, dobbiamo aggiungere un’altra verità: perché il Santo Rosario porti frutti di conversione, rinnovamento del cuore, trasformazione dei pensieri, urge recitarlo con il cuore e con la mente della Madre di Gesù. Qui occorre chiedere alla Madre di Dio che ci presti il suo cuore la sua mente con preghiera accorata.
Ci si prostra umilmente dinanzi alla sua Maestà di Madre di Dio e Madre nostra, si chiede umilmente in prestito il suo cuore e la sua mente. Lei li darà con somma gioia.


Con la Madre di Dio in noi, tutto è più facile. Il suo cuore è capace di accogliere ogni mozione dello Spirito e la sua mente può ricevere ogni sua illuminazione. Lei è la Donna senza peccato, la Donna purissima. Lei è sensibilissima allo Spirito del Signore e tutto in Lei si imprime.
Lo Spirito del Signore e il cuore e la mente della Vergine Maria sono necessari in questa meditazione orante, perché il fine di questa preghiera è uno solo: farci divenire mistero nel mistero di Cristo Gesù. Siamo suo corpo. Dobbiamo divenire suo mistero vivente.


Lo Spirito di Dio e la Madre sua, che noi abbiamo invocato, perché vengano e muovano mente e cuore nella contemplazione del mistero di Cristo, se perennemente in noi, sapranno essi come sostenere il nostro cammino fino a farci divenire mistero del mistero, nel mistero di Gesù.
Ecco il vero fine della recita del Santo Rosario: chiedere alla Madre di Dio, nello Spirito Santo, che non solo ci faccia vedere la bellezza del mistero di Gesù, ma anche che giorno dopo giorno lo realizzi nella nostra vita con la stessa intensità della realizzazione avvenuta in Lei.
Per questo il Santo Rosario non è solo meditazione. È insieme meditazione e preghiera. È meditazione per vedere la grandezza e la bellezza della nostra vocazione. È preghiera perché questa bellezza e grandezza diventino il nostro stesso cuore, la nostra stessa vita.

Il Santo Rosario. La Madonna dice si (Parte Secona)

Don Francesco Cristofaro


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