Renzi apre sull'Italicum: "Meglio premio di lista ma non ho totem".Da minoranza: via il ballottaggio

ROMA, 4 NOVEMBRE 2015 - Matteo Renzi difende la nuova legge elettorale, ma non ha “totem ideologici”. “Non ci sto ripensando. Io preferisco il premio alla lista. È più logico, è in linea con il partito a vocazione maggioritaria, che è la natura del Pd. Poi è ovvio che non abbiamo totem ideologici”. Così risponde Matteo Renzi a Vespa che gli domanda se sia vero che sta pensando a cambiare l'Italicum per fare il ballottaggio tra coalizioni nel suo libro 'Donne d'Italià (Mondadori - Rai Eri) in uscita domani. Un’apertura che sembra venire incontro agli alleati di Ncd, da sempre sensibili a questo tema. [MORE]

“Questa legge, grazie ai ballottaggi - spiega il premier - garantisce la certezza della vittoria. I candidati nei collegi dovranno tornare a guardare in faccia gli elettori, mentre prima veniva eletto il numero 27 di una lista che nessuno, magari, aveva mai visto. A dimostrazione che prima di oggi il sistema non ha mai funzionato, ci sono 63 governi e 27 presidenti del Consiglio in meno di settant'anni”. Insomma, secondo il premier “nessuna legge da sola garantisce la governabilità. È il sistema politico che deve farlo”. conclude Renzi nell’intervista.

Ieri al centro del dibattito sulla legge elettorale c’era stata la discussione sul ddl presentato dal deputato della minoranza Pd Giuseppe Lauricella lo scorso 28 ottobre che modifica l’Italicum eliminando il ballottaggio.
riaccende il dibattito nel Pd e fa infuriare i pentastellati, che così corrono il rischio di essere tagliati fuori dal governo. La proposta prevede di sopprimere il doppio turno e di assegnare un premio di maggioranza alla lista che raggiunge il 40% dei consensi. Se nessuno la raggiunge si applica il proporzionale puro sempre mantenendo la soglia di sbarramento al 3%.

L'idea di Lauricella aveva riacceso il dibattito nel Pd, con il capogruppo Pd alla Camera, Ettore Rosato, costretto a intervenire dai microfoni di "Un giorno da pecora" di Rai Radio2: "Non condivido questo suo pensiero per me la legge va bene così, con il ballottaggio e tutto il resto. È un sistema molto democratico. Noi siamo convinti di vincere anche ora e con questa riforma".