Sellia Marina (CZ), Amministrative 2014: le parole del candidato a sindaco Lucia Canigiula
Politica Calabria

Sellia Marina (CZ), Amministrative 2014: le parole del candidato a sindaco Lucia Canigiula

venerdì 23 maggio, 2014

SELLIA MARINA (CZ), 23 MAGGIO 2014 – Il week-end che si avvicina sarà caratterizzato dalle elezioni europee nonché dalle elezioni amministrative che si svolgeranno in diversi comuni d’Italia. InfoOggi ha raggiunto Sellia Marina, cittadina sulla costa ionica catanzarese, la quale conta oltre 7.000 abitanti, per sottoporre a 8 domande uguali per tutti, i cinque candidati a Sindaco che si sono presentati in questa tornata elettorale. Di seguito l’intervista a Lucia Canigiula, candidato a sindaco della lista n° 5. A fine intervista troverete i link per raggiungere le parole degli altri candidati.

Partiamo con una domanda di presentazione: Chi è Lucia Canigiula e cosa l’ha portata ad impegnarsi in politica?

“Sono Lucia Canigiula, ho studiato russo e bulgaro e mi sono dedicata all’insegnamento. Ho alle spalle esperienza come consigliere di minoranza negli anni dal 1995 al 1999 e come vicesindaco negli anni dal 1999 al 2004. Sono stata componente della prima Commissione Provinciale per le Pari Opportunità e del consiglio di Amministrazione della società Ambiente e Servizi. Responsabile del Circolo del Cinema ‘I cento passi’ affiliato alla FICC. Quando inizialmente un’aggregazione spontanea di persone insofferenti rispetto all’immobilismo socio-politico e culturale nel quale era caduto il nostro paese ha deciso di coinvolgermi mi è sembrata una follia. Poi mi sono ritrovata attorno a tre vocaboli: legalità, verità, speranza. Non semplici e facili slogan ma espressioni del bisogno di risalire dalla crisi etica e morale nella quale siamo da anni caduti e alla quale ci siamo rassegnati.”

Quale è il suo programma?

“Siamo una squadra aperta al confronto, pronta a recepire idee, contributi, critiche. Di fronte abbiamo una gravissima situazione economica e finanziaria. Il "merito" è tutto di una dissennata gestione amministrativa, riconducibile a tutti i consiglieri uscenti, nessuno escluso. Ebbene, noi siamo diversi. Diversi e determinati a perseguire quello ‘strano’ interesse che è la crescita di Sellia Marina, e non studi tecnici o gruppi di potere. Per far questo metteremo in atto processi partecipativi che consentiranno ad ogni cittadino di essere protagonista dell'azione amministrativa, nell'ottica di realizzare, finalmente, una democrazia partecipata con un rapporto di reciproca collaborazione nell'interesse di Sellia Marina. Abbiamo, ad esempio, pensato a dei ‘sindaci di quartiere’, che non siano solo di raccordo tra centro e periferia portando le istanze dei cittadini, ma che controllino l’operato dell’amministrazione e la realizzazione dei progetti.”

Come intende procedere con le problematiche che riguardano le strade, le scuole e i luoghi ricreativi?

“Abbiamo un territorio vasto e disomogeneo abbandonato all’incuria di decenni di mala amministrazione. Prima viene il recupero della viabilità esistente (centrale e periferica) e l’adeguamento e l’ampliamento delle strade che portano al mare; successivamente, e sempre che le finanze lo consentano, la riqualificazione di tutta la fascia stradale fronte mare; per quanto attiene la scuola una sola parola: messa in sicurezza per garantire che ogni edificio scolastico abbia il CPI. La scelta di tenere la nostra prima manifestazione all’aperto, in uno spazio pubblico degradato che è stato necessario pulire per l’occasione, muove ad esempio nella direzione di uno degli obiettivi che la nostra squadra si prefigge: riappropriarsi di luoghi lasciati a se stessi; riqualificare l’esistente in un paese che non dispone neppure di un edificio che possa essere luogo di incontro per anziani e giovani, nonostante vi sia un certo fermento culturale grazie anche alla presenza di alcune associazioni.”

Oltre ai vari momenti di festa che comunemente si svolgono a Sellia Marina, ha in mente altri progetti?

“Tre parole: collaborazione, comunicazione e associazione tra le imprese turistiche che devono coadiuvarsi per creare una rete compatta, di modo che il turista possa essere invogliato a investire nel paese; che devono suddividersi il prodotto, così da costringere il turista ad entrare in tutti i locali presenti. Il compito dell’amministrazione locale sarà quello di promuovere tramite il web tutte le offerte e gli eventi proposti dalle attività turistiche e controllare che non vi sia concorrenza sleale. Per il resto una festa non basta a qualificare una cittadina. Partiamo da un dato: abbiamo già all’attivo diverse associazioni e un’Amministrazione ha l’obbligo di sostenerle tutte per come può. Noi pensiamo anche ad altro: creare dei circuiti culturali attraverso l’attivazione della Biblioteca comunale esistente ma non funzionante, che ospiti conferenze o presentazioni di libri; avviare, senza grossi impegni di spesa, la realizzazione di un Museo della Civiltà contadina, che possa col tempo attivare laboratori didattici in collaborazione con le scuole; promuovere la conoscenza del territorio avviando forme di collaborazione con Soprintendenza e Università, ambendo, piano piano, alla realizzazione di un Parco archeologico. Insomma, progettare oggi per avere domani un territorio in grado di fornire a locali e turisti offerte diversificate.” [MORE]

Quanto è importante per lei il confronto con gli altri esponenti politici?

“Il dialogo con tutte le altre forze politiche è per noi stato prioritario tant’è che abbiamo promosso, giorno 5 maggio, un confronto pubblico tra tutti i candidati a sindaco alla presenza di un moderatore super partes. Purtroppo ho dovuto constatare come sia stato difficile coinvolgere gli altri candidati, alcuni dei quali inizialmente si erano pubblicamente opposti all’iniziativa. Chi è che rifugge dal confronto? Chi scappa? Scappa chi non ha coraggio, scappa chi ha paura, scappa chi non sa dire la verità, scappa chi non sa scusarsi, scappa chi non accetta il confronto. E’ stato, poi, un momento di grande civiltà politica, con un pubblico attento e partecipe. E di questo ci hanno dato atto anche alcuni dei candidati che hanno partecipato.”

Parliamo dei giovani: come aiutare i ragazzi che vivono questo momento di stasi economica?

“Ciò che balza all’occhio, oltre alla tassazione in costante crescita, è la gestione pubblica dei servizi in mano ai privati, la cui offerta non risponde a standard di efficienza in termini di rapporto qualità-prezzo. Noi pensiamo ad un sistema di cooperazione e mutualità tra l’Amministrazione comunale e i residenti disoccupati - giovani e meno giovani- capace di apportare ricadute positive senza minare il patto di stabilità. Vorremmo istituire un elenco dei disoccupati per categorie da aggiornare mensilmente; creare cooperative di produzione e servizi composte da soci lavoratori, un socio fruitore e un socio finanziatore, cioè l’Amministrazione comunale. Pensiamo a pari opportunità per tutti e, quindi, alla rotazione periodica dei soci lavoratori.”

E l’ambiente? Come intende valorizzare il territorio comunale?

“Per prima cosa dobbiamo partire dall’informazione nelle scuole per far crescere adulti consapevoli: l’ambiente va rispettato evitando anzitutto quei microcrimini di cui quasi non ci accorgiamo, come la dispersione di energia, e differenziando sempre la spazzatura. Da noi è partita la raccolta porta a porta, ma non in tutti i luoghi del paese funziona. Bisogna utilizzare bacheche per affissioni di informativa generale in base ai vari posti sulla differenza della raccolta e prevedere cassonetti differenziati per colore laddove, causa l’ampiezza del territorio, il porta a porta si rende difficile. Occorre incentivare il riciclaggio, creando piccole aree ecologiche sparse sul territorio in cui posizionare i contenitori di raccolta, identificando il cittadino tramite riconoscimento magnetico e premiandolo; infine, bisogna favorire lo smaltimento domestico dell’organico attraverso l’uso di compostiere. Ma ambiente è anche controllo costante del territorio, dagli scarichi abusivi a mare alla pulizia di pineta e spiaggia, dall’estirpazione delle erbacce lungo i bordi delle strade alla pulizia dei fossi. Il lavoro di certo non manca.”

In questi tempi è sempre più diffuso un sentimento di sfiducia e disillusione nei confronti del mondo politico. Perché le persone dovrebbero credere nella sua campagna elettorale?

“La disaffezione e la diffidenza, è vero, sono enormi sia a livello nazionale che locale. Noi abbiamo deciso di accettare la sfida di questa difficilissima campagna elettorale e ci piacerebbe essere premiati per la nostra diversità: non abbiamo interessi personali e nessun gruppo di potere alle spalle, non entriamo nelle case promettendo alcunché, siamo lontani dalle logiche del voto di scambio, abbiamo detto a chiare lettere che trasparenza, legalità e rispetto della persona e del territorio saranno alla base del nostro agire. Abbiamo idee e competenze da spendere, la capacità di attivarci per ottenere finanziamenti da investire nel territorio, il coraggio di tenere lontani dagli uffici gli affaristi di vario genere. Mi pare che siano buone garanzie per essere votati.”

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Giovanni Cristiano e Valeria Nisticò


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