Suicidio Tiziana Cantone, la madre: "Mia figlia plagiata dal suo ex fidanzato"
Cronaca Campania

Suicidio Tiziana Cantone, la madre: "Mia figlia plagiata dal suo ex fidanzato"

giovedì 15 settembre, 2016

CASALNUOVO DI NAPOLI, 15 SETTEMBRE - Rompe il silenzio la madre di Tiziana Cantone, la ragazza di 31 anni morta suicida lo scorso martedì a Mugnano, in provincia di Napoli, dopo essersi impiccata con un foulard rosa nella cantina di casa. "Alcol, perversioni sessuali? È stata plagiata dal suo ex fidanzato. Mia figlia era fragile. Non aveva mai accettato di essere stata abbandonata dal padre. È per queste ragioni che quei ragazzi, in appena un anno, l'hanno condotta alla morte. Anche se in quella cantina dove si è tolta la vita Tiziana era da sola, moralmente, a tirarle il cappio intorno al collo sono stati l'ex fidanzato e quelli che ne hanno approfittato". Sono state queste le parole di Maria Teresa Giglio, la madre della 31enne, dopo il colloquio con gli inquirenti.

Nelle dichiarazioni raccolte dal Mattino, al termine del colloquio con i magistrati, la madre di Tiziana si lascia andare in un duro affondo e rivela il trascorso di Tiziana: "Tiziana ha convissuto per circa un anno a cavallo tra il 2014 e il 2015, con S.D.P., un uomo che mi ha sempre suscitato brutte impressioni. È inutile nasconderlo. La mia povera Tiziana ha sempre sofferto per l'abbandono di suo padre. Non lo ha mai visto. E per qualche periodo, quando era intorno al vent'anni, è stata schiava dall'alcol. L'abbiamo curata, fatta seguire da specialisti, disintossicata fino a quando non si è completamente rimessa".[MORE]

La donna prosegue parlando della fragilità della figlia, vittima della gogna mediatica: "Mia figlia rimaneva ancora fragile, perché non accettava di essere stata abbandonata da suo padre. Tanto che era sua intenzione abbandonare il cognome Cantone, che lei non aveva mai sentito suo, per prendere il mio". E prosegue, spiegando: "Una notte Tiziana bussò a casa. Era ubriaca, sconvolta come non mai. Mi chiese di dormire da noi. Mi disse tra le lacrime che aveva litigato con il suo fidanzato. Mi raccontò che avevano fatto alcuni giochetti, e che tutto era stato ripreso con una videocamera o un telefonino. I video erano finiti in rete: subito erano diventati virali".

Durissima l'accusa che la madre di Tiziana rivolge all'ex compagno di sua figlia e racconta che il "fidanzato aveva costretto Tiziana a girare i video con altri partner in più occasioni, perché lui provava piacere".

Nella Procura di Napoli Nord, ieri è stato aperto un fascicolo contro ignoti con l’accusa di istigazione al suicidio. Risulta possibile che non siano esclusi anche altri reati che potrebbero emergere nelle fasi successive dell’inchiesta, dalla violazione della privacy allo stalking.

Luigi Cacciatori

Immagine da napoli.fanpage.it


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