Venezia: da oggi la tassa di soggiorno
Economia

Venezia: da oggi la tassa di soggiorno

mercoledì 24 agosto, 2011

 VENEZIA, 24 AGOSTO 2011 – Da oggi in poi, chi vorrà visitare e dormire a Venezia, dovrà pagare la tassa di soggiorno.

“Con una piccola somma, anche tu diventi sponsor della Città per contribuire alla sua tutela e salvaguardia. Dal 24 agosto 2011, 'l’imposta di soggiorno' è dovuta da tutti coloro che pernottano in una struttura ricettiva nel territorio del Comune di Venezia.
I fondi raccolti aiuteranno la Città a migliorare la qualità dell’offerta turistica (servizi, musei, eventi,…) e a finanziare interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e architettonici. Grazie per essere sponsor di Venezia”.
Così il Comune informa, secondo un'abile strategia di marketing, che visitare la città ha un prezzo.[MORE]

La tassa di soggiorno, misura inserita nel federalismo municipale, obbliga i propri ospiti-mecenati a pagare di più, oltre al costo della camera, dai 3 centesimi ai 5 euro per i primi giorni di soggiorno.

Tale provvedimento sta creando già disagio e malcontento tra gli albergatori trasformati in esattori e costretti a imporre una tassa sicuramente mal tollerata dai turisti.

Vittorio Bonacini, presidente degli albergatori parla a nome della sua categoria:
“Non siamo disponibili a fungere da sostituti, è per questo che proseguiremo sulla strada del ricorso al Tar, non contro tutta l’imposta di soggiorno, bensì contro quella parte in cui il Comune ha disatteso gli accordi presi”. “Gli albergatori faranno il loro dovere riscuotendo l’imposta dai nostri ospiti, perché l’associazione albergatori non può essere favorevole all’illegalità. Ciò non toglie che, non trovando corretta la strumentalizzazione delle nostre perplessità pretendiamo siano mantenuti gli accordi presi, a partire da quello con il sindaco Orsoni, che escludeva tassativamente la nostra configurazione come sostituti d’imposta”.

Il vice sindaco Sandro Simionato risponde alla protesta degli albergatori dicendosi convinto della collaborazione dei turisti. “Non credo che la querelle - dice - si debba giocare sulla qualifica di sostituti d'imposta, perché penso che se l'albergatore chiederà al turista di compartecipare alla qualità della città non troverà grandi ostilità. E sono convinto che, alla resa dei conti, l'evasione sarà estremamente contenuta”.

La tassa, graduale, va dai 5 euro per gli hotel a cinque stelle in centro storico, ai 3 centesimi di un campeggio a una stella. Il Comune dovrebbe guadagnare 8 milioni di euro per il resto del 2011 e 23 milioni nel biennio 2012-13.

 

Lidia Tagnesi


Autore
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