Riceviamo e pubblichiamo
CATANZARO 30 OTT. 2011 - All’On. Amato non sono bastate le dichiarazioni amare ed oneste di Fabio Celia, ex segretario cittadino del Pd di Catanzaro, su come e cosa era il Pd a trazione Loiero-Amato ed oggi, senza pudore alcuno, tenta di impartire “lezioni” di democrazia a tutti immaginando che vi siano ancora spazi per dettare, anzi imporre linea ed uomini. [MORE]
Amato non ha capito o fa finta di non aver capito il perché delle dimissioni di Musi ed il senso delle sue dichiarazioni che, ora più di ieri, ci impongono di fare chiarezza, una volta per tutte, all’interno del Pd.. Amato, ed i suoi ormai pochi amici, latitanti ed ostili pubblicamente al Pd alle amministrative di Catanzaro, e non solo, dovrebbero rispondere della loro gestione del partito a cominciare dal tesseramento del 2009 nel quale risultano centinaia di iscritti fantasma in circoli inventati ed immaginari, tessere a pacchetti, gonfiate senza ritegno e pudore alcuno, dove i cognomi si ripetono per decine di volte per non parlare delle primarie dove ha votato la qualunque e non contento di ciò ha deliberatamente dopato i risultati, che oggi molti suoi ex amici, con rammarico confermano,come fa Celia.
Naturalmente è a tutti chiara l’inconsistenza e l’incapacità di opporsi al centrodestra di Amato al consiglio regionale dove ricopre un incarico di grande prestigio per l’opposizione, e da quel pulpito non ha mai speso una parola sulla crisi del lavoro a Catanzaro, per non parlare dell’opposizione alla provincia, dalla quale Amato ancora non si è dimesso(lo impone lo statuto del Pd) ed il suo capogruppo dormono da anni lasciando fare prima a Traversa ed oggi alla Ferro.
La misura è colma e non servono piccoli imbrogli di cortigiani falliti e poco credibili per far tornare indietro le lancette del Pd. Il tesseramento 2010, pulito e trasparente, non si tocca principalmente a Catanzaro, nel quale Amato rifiutò di fare la tessera al circolo, facendola ondine per non esibire, così come tutti gli iscritti, un documento di riconoscimento, come hanno fatto tutti gli altri iscritti, immaginandosi e sentendosi un intoccabile. Non si tocca il Pd che abbiamo costruito senza Amato in trasparenza durante la gestione commissariale che, come ha giustamente detto Salvatore Scalzo, non merita di certo le bacchettate di Amato e dei suoi sodali, perché il commissariamento ha elevato il tasso di libertà, autonomia e partecipazione in un Pd che prima serviva solo agli interessi del noto club ex loieriano e che ora, grazie anche a Musi, è libero e non più condizionabile da dinosauri arroganti e da maneggioni grossolani.
P.S. Per le norme statutarie, e per il regolamento emanato dal commissario regionale sul tesseramento 2011, chiuso a Catanzaro in questi giorni, Amato non risulta abbia rinnovato la tessera 2011 e pertanto, la appena nominata commissione regionale di garanzia, dovrebbe dichiararlo decaduto da iscritto al Pd ed il nostro Capo gruppo dovrebbe chiedere al Consiglio Regionale di non considerarlo rappresentante del Pd nell’Istituzione e procedere alla sostituzione.
Antonio Tarantino
Comitato cittadino Pd Catanzaro (Quartiere Lido)
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