Attentato ai mercatini natalizi di Strasburgo: continua la caccia al killer
Estero Lazio Frosinone

Attentato ai mercatini natalizi di Strasburgo: continua la caccia al killer

giovedì 13 dicembre, 2018

STRASBURGO, 13 DICEMBRE – Proseguono senza sosta le ricerche di Cherif Chekatt, sospettato di essere l’autore dell’attentato compiuto ai mercatini di Natale a Strasburgo, nella serata di martedì 11 dicembre. In queste ore, la Polizia sta effettuando un blitz a Neudorf, il quartiere nel quale risiede il presunto killer. L’operazione vede coinvolto un elevato numero di agenti: tutte le strade del quartiere sono state chiuse e i residenti sono stati allontanati per motivi precauzionali. Un uomo vicino all’attentatore sarebbe stato fermato. Non si tratta di un familiare, precisano le autorità. Perquisita anche l’abitazione della sorella del killer, ma non è trapelato nulla riguardo l’esito dell’operazione. 

Il bilancio della strage

È di tre morti e 15 feriti, tra cui 5 in gravissime condizioni, il bilancio dell’attentato di Strasburgo. Tra le persone coinvolte nell’attacco anche il giornalista italiano Antonio Megalizzi, colpito alla testa da un colpo di proiettile. Secondo le ultime notizie apprese, sembrerebbe che le condizioni del conduttore radiofonico, originario di Trento, siano irreversibili. I medici dell’ospedale dove il connazionale è ricoverato attendono ulteriori 48 ore per valutare la sua condizione. Il giovane è in coma farmacologico e lotta tra la vita e la morte. 

Il killer

Il ricercato è nato a Strasburgo il 24 febbraio 1989, ma ha origini maghrebine. Era schedato con la lettera S, ovvero come radicalizzato islamista. Cherif Chekatt ha attaccato la folla a colpi di arma da fuoco, ma potrebbe aver usato anche un coltello. Molte delle persone ferite riporterebbero, infatti, ferite cagionate presumibilmente da un’arma bianca. Il responsabile della mattanza, secondo quanto scrivono alcune testate d’oltralpe, avrebbe messo in atto la strage per “vendicare i fratelli morti in Siria”. 

Cherif Chekatt ha alle spalle diverse condanne penali. Dopo l’attentato è fuggito prendendo in ostaggio un tassista, liberato poco dopo perché musulmano praticante. Da allora, ha fatto perdere le sue tracce e potrebbe aver raggiunto la Germania. Prima dell’attentato, Cherif Chekatt avrebbe ricevuto una telefonata dalla Germania. Sono ancora in corso le verifiche per risalire all’interlocutore del killer. 

La mattina dell’attacco, nell’ambito di un’indagine per una rapina, la Polizia si era recata nell’appartamento di Cherif Chekatt per arrestarlo ma era già fuggito. Nella sua abitazione è stato rinvenuto del materiale esplosivo. Sono stati fermati la madre, il padre e i due fratelli del killer. Secondo alcune indiscrezioni, risulta probabile che l’intera famiglia sia radicalizzata. 

L’attentato non è stato ancora rivendicato

L’Isis non ha ancora rivendicato l’attentato di Strasburgo, ma i sostenitori del sedicente Stato Islamico hanno celebrato in rete l’efferata azione di Cherif Chekatt, che durante l’attacco pare abbia urlato “Allah Akbar” seminando morte e terrore. 

Luigi Cacciatori 


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