Bozza dl, a marzo premio 100 euro a chi lavora in sede. Per dipendenti pubblici e privati
Economia Lazio Roma

Bozza dl, a marzo premio 100 euro a chi lavora in sede. Per dipendenti pubblici e privati

domenica 15 marzo, 2020

Bozza dl, a marzo premio 100 euro a chi lavora in sede. Per dipendenti pubblici e privati con reddito sotto 40mila euro
ROMA, 15 MAR - Un premio di 100 euro per il mese di marzo 2020 ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che abbiano continuato a lavorare nella sede di lavoro. Lo prevede la bozza di decreto, suscettibile di modifiche, con le misure per fronteggiare l'emergenza Coronavirus.

Il premio spetta a chi guadagni non più di 40mila euro l'anno ed è esentasse. Viene rapportato ai giorni di lavoro in sede e viene dato in via automatica dal datore di lavoro, se possibile nella busta paga di aprile o comunque entro il conguaglio di fine anno.

Commissario requisisce immobili e apre fabbriche. Può potenziare capienza ospedali e filiere produttive
Il commissario straordinario può "requisire beni mobili, mobili registrati e immobili" per "potenziare la capienza delle strutture ospedaliere" e in particolare "i reparti di terapia intensiva e sub-intensiva". Lo prevede la bozza di decreto Coronavirus. Il commissario inoltre "preserva e potenzia le filiere produttive dei beni necessari" per contenere l'emergenza, anche "costruendo nuovi stabilimenti e riconvertendo quelli esistenti" e può "organizzare la raccolta di fondi occorrenti", inclusi quelli privati.

Senza congedo 600 euro per babysitter
 In alternativa ai congedi parentali, i genitori lavoratori dipendenti con figli sotto i 12 anni potranno richiedere i voucher baby-sitter. E' quanto prevede l'ultima bozza del decreto anti-coronavirus in via di definizione. Il bonus per l'acquisto di servizi di baby-sitting è previsto "nel limite massimo complessivo di 600 euro e viene erogato mediante il libretto famiglia". Il voucher sale a 1000 euro per medici, infermieri, tecnici sanitari e ricercatori.

50 mln per mascherine a lavoratori  Fondi a Invitalia per imprese. Credito imposta 50% sanificazione
Arrivano fondi per 50 milioni a Invitalia da distribuire alle imprese per l'acquisto di guanti e mascherine. Lo prevede l'ultima bozza del decreto anti-Coronavirus ancora suscettibile di modifiche. Le risorse saranno trasferite dall'Inail a Invitalia entro il 30 aprile. Previsto anche un credito d'imposta del 50% per le spese sostenute da chi ha attività d'impresa per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, fino a massimo 20mila euro.

Spinta a produzione mascherine Serve autocertificazione a Iss,poi controlli. Incentivi ad hoc
E' consentito produrre mascherine chirurgiche in deroga alle vigenti norme. E' quanto prevede la bozza del decreto, ancora suscettibile di modifiche. Le aziende produttrici che intendono avvalersi della deroga devono inviare all'Iss autocertificazione sulle caratteristiche tecniche delle mascherine,rispettando tutti i requisiti di sicurezza. L'Iss in 2 giorni si pronuncia circa la rispondenza delle mascherine alle norme vigenti. Confermati anche gli incentivi a fondo perduto alle imprese che già le producono.

Per autonomi 500 euro una tantum Anche per stagionali, collaboratori, lavoratori spettacolo
Agli automi sarà riconosciuta una indennità una tantum di 500 euro. Lo prevede la bozza del decreto anti-Coronavirus, suscettibile ancora di modifiche. L'indennità è prevista per professionisti e collaboratori, per gli stagionali, i lavoratori del turismo e delle terme, dell'agricoltura e anche per i lavoratori dello spettacolo.

Commissario può adottare provvedimenti con Regioni. Si coordina a Protezione civile e gestisce fondo solidarietà Ue 

Il Commissario straordinario per l'emergenza sanitaria "collabora con le regioni e le supporta nell'esercizio delle relative competenze in materia di salute e, anche su richiesta delle regioni, può adottare in via d'urgenza i provvedimenti necessari a fronteggiare ogni situazione eccezionale". Lo prevede la bozza di decreto sull'emergenza Coronavirus. "I provvedimenti possono essere adottati in deroga a ogni disposizione vigente, nel rispetto della Costituzione, dei principi generali dell'ordinamento giuridico e delle norme dell'Unione europea. Le misure adottate devono essere in ogni caso adeguatamente proporzionate alle finalità perseguite". "Il Commissario esercita i suoi poteri in raccordo con il capo della Protezione civile, avvalendosi delle componenti e delle strutture operative del Servizio nazionale della Protezione civile, nonché del comitato tecnico scientifico costituito" presso la protezione civile. "Per l'esercizio delle funzioni può avvalersi di qualificati esperti in materie sanitarie e giuridiche". "Al Commissario compete altresì - si legge nella norma - l'organizzazione e lo svolgimento delle attività propedeutiche alla concessione degli aiuti per far fronte all'emergenza sanitaria, da parte delle autorità competenti nazionali ed europee, nonché tutte le operazioni di controllo e di monitoraggio dell'attuazione delle misure, provvede altresì alla gestione coordinata del Fondo di solidarietà dell'Unione europea (Fsue) e delle risorse del fondo di sviluppo e coesione destinato all'emergenza".

Atti commissario sottratti a controllo Corte Conti. Può aprire conto corrente per pagare forniture senza garanzia
li atti del commissario per l'emergenza sanitaria Coronavirus sono sottratti al controllo della Corte dei Conti e "sono immediatamente e definitivamente efficaci, esecutivi ed esecutori, non appena posti in essere". Lo si legge nella nuova bozza di decreto legge, ancora suscettibile di modifiche. "La responsabilità contabile e amministrativa e' comunque limitata ai soli casi in cui sia stato accertato il dolo del funzionario o dell'agente che li ha posti in essere", si legge nel testo. "Il commissario è autorizzato all'apertura di apposito conto corrente bancario per consentire la celere regolazione delle transazioni che richiedono il pagamento immediato o anticipato delle forniture, anche senza garanzia", prevede la misura.

In aggiornamento


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