Caso Regeni,due presunti testimoni: "Banda accusata dell'omicidio è stata assassinata dalla polizia"
Estero Basilicata

Caso Regeni,due presunti testimoni: "Banda accusata dell'omicidio è stata assassinata dalla polizia"

lunedì 2 maggio, 2016

IL CAIRO, 02 MAGGIO 2016 - Due presunti testimoni anonimi avrebbero dichiarato all'Associated Press che la banda che era stata accusata dell’omicidio del ricercatore italiano Giulio Regeni sarebbe stata assassinata dalla polizia. Secondo le agenzie, il presunto "scontro a fuoco", in cui sarebbero stati uccisi al Cairo i rapinatori presso cui sono stati rinvenuti documenti d'identità di Giulio Regeni, sarebbe stato dunque un’esecuzione «a sangue freddo» delle forze dell’ordine. [MORE]

Stando al racconto dei presunti testimoni, i 5 uomini che sarebbero stati uccisi, non avrebbero avuto armi quando, presumibilmente, sarebbero stati accerchiati da sette veicoli della polizia mentre viaggiavano sul loro minibus. Uno dei due testimoni avrebbero riferito che, mentre la polizia sarebbe stata intenta a crivellare di colpi il veicolo, alcuni uomini sarebbero saltati fuori dal mezzo ed avrebbero cominciato a correre per essere poi uccisi "a sangue freddo".

Successivamente, la polizia avrebbe confiscato le riprese delle videocamere di sorveglianza di case vicine per eliminare ogni prova di quanto successo. Il fatto sarebbe stato confermato da altri quattro presunti testimoni, i quali avrebbero raccontato di essere stati presenti sul posto nel momento della sparatoria. Sempre secondo le testimonianze, che dovranno essere accertate, i corpi sarebbero stati lasciati sulla strada per circa dieci ore.

Le nuove accuse nei confronti della polizia e del governo egiziano seguirebbero quelle già lanciate da Rasha Tarek, la figlia del presunto "capo" della banda dei rapinatori che, in varie interviste, averebbe dichiarato: «Accuso il ministero dell'Interno di tentare di coprire le proprie malefatte uccidendo la mia famiglia», sottolineando che il giorno del rapimento di Regeni tre componenti della cosiddetta "banda" sarebbero stati lontani da Il Cairo.

Rasha avrebbe poi aggiunto che la polizia era solita effettuare perquisizioni nelle abitazioni della famiglia a causa di precedenti problemi con la giustizia. Avrebbe inoltre ribadito che padre e fratello, il giorno in cui furono uccisi, erano insieme a suo marito perchè lei aveva chiesto loro di seguirlo temendo che la tradisse.

[foto: tgcom24.mediaset.it]

Antonella Sica


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