Charlie Hebdo: arrestato il comico francese Dieudonné  con l'accusa di apologia di terrorismo
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Charlie Hebdo: arrestato il comico francese Dieudonné con l'accusa di apologia di terrorismo

mercoledì 14 gennaio, 2015

PARIGI, 14 GENNAIO 2015 - E' stato arrestato il popolare comico francese Dieudonné con l'accusa di apologia di terrorismo, dopo aver pubblicato sul suo profilo Facebook una frase, che poi ha rimosso, in cui dice di sentirsi "Charlie Coulibaly", un pò umorista e un pò terrorista. Non è la prima volta che l'umorista Dieudonnè fa parlare di se per frasi di questo tipo: in passato era finito sotto accusa per aver diffuso messaggi razzisti e antisemiti. 

Diudonnè accusato di apologia di terrorismo, il suo messaggio satirico non è stato gradito

Secondo quanto riportato dalla rete All News Telè, Dieudonnè M'bala M'bala, sarebbe stato quindi indagato dalla procura di Parigi per apologia di terrorismo, e arrestato  questa stamattina nella sua casa nel centro e posto in stato di fermo. Dal suo profilo aveva scritto: " Dopo questa marcia storica, ma che dico, leggendaria, istante magico uguale al Big Bang che creò l’Universo! O in una misura inferiore (più locale), all’incoronazione di Vercingetorige, io me ne torno a casa. Sappiate che stasera, per quanto mi riguarda, io mi sento Charlie Coulibaly", volendo rimarcare la sua posizione da umorista che non è affatto piaciuta ai francesi e allo stesso governo. Un reato questo, condannato a pieno titolo dalle autorità francesi, che promettono una condanna esemplare contro tutti coloro che si fanno portavoci di messaggi che inneggiano al terrorismo.

Il comico ha cercato di difendersi inviando una lettera al ministro dell'Interno francese Bernard Cazeneuve, in cui accusa lo Stato francese di trattarlo "come il nemico pubblico numero uno", anche se lui cerca "solo di far ridere", proprio come Charlie Hebdo. "Quando io mi esprimo, non si cerca di capirmi, non mi si vuole ascoltare. Si cerca un pretesto per vietarmi. Mi si considera come Coulibaly mentre non sono diverso da Charlie", scrive Dieudonné, che dice di sentirsi perseguitato "con tutti i mezzi. Linciaggio mediatico, divieti ai miei spettacoli, controlli fiscali, ufficiali giudiziari, perquisizioni, inchieste". Non tarda ad arrivare la contro risposta da parte del governo francese: il ministro Manuel Valls sottolinea che "Il razzismo, l’antisemitismo, il negazionismo e l’apologia di terrorismo non sono opinioni, sono reati", aggiungendo che bisogna essere "implacabili nel battersi contro il terrorismo, certamente, ma anche contro la parola che uccide, la parola di odio".

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Intanto il nuovo numero di "Charlie Hebdo" è uscito in edicola con la la copertina in cui c'è Maometto che piange e dice "Tutto è perdonato", ed è andato esaurito sin dalle prime ore del mattino. In via del tutto eccezionale il giornale è uscito con tre milioni di copie ed è stato tradotto in 16 lingue e sarà venduto in tutto il mondo. Immediata la reazione del console francese du Culte musulman, che in veste di rappresentante del mondo musulmano in Francia, non ha gradito la satira del giornale ed ha invitato i musulmani a restare calmi.

 

(foto:controinformazione.info)

Filomena I. Gaudioso


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