Cile: terremoto di magnitudo 8.3. Un milione di sfollati, almeno 8 morti.
Estero Basilicata

Cile: terremoto di magnitudo 8.3. Un milione di sfollati, almeno 8 morti.

giovedì 17 settembre, 2015

SANTIAGO, 17 SETTEMBRE 2015 - Almeno cinque morti, un milione di evacuati e onde alte oltre quattro metri: il Cile vive di ore di paura e disperazione, dopo il forte terremoto di magnitudo 8.3 che ha colpito la zona centrale del Paese, alle 19:54 ora locale, circa l'una di notte in Italia. La provincia di Choapa, la più vicina all'epicentro, localizzato a 11 chilometri di profondità nella zona di Illapel, circa 200 km a nord della capitale Santiago dove molti edifici hanno tremato con violenza, è stata dichiarata "zona di catastrofe". Ma la scossa è stata avvertita anche a molti chilometri di distanza, ben al di là della cordigliera delle Ande fino all'Argentina, non solo nelle regioni al nord e al centro, ma anche in città lontane dal Cile, quali Buenos Aires e Rosario. Dal Pacifico, la scossa è sembrata voler raggiungere persino l'Atlantico, attraversando il continente, visto che i riflessi del sisma sono stati sentiti anche in Uruguay, Brasile, Ecuador e Perù. [MORE]

E proprio dal mare viene il nuovo allarme. Onde alte 4 metri e mezzo minacciano le coste del Paese: l'allerta tsunami è stata estesa anche alla California, al Peru' e alle Hawaii. Il governo cileno ha ordinato l'evacuazione preventiva delle zone costiere, così come hanno fatto gli altri Paesi a rischio. E infatti in qualche punto della costa, a nord della capitale, il mare si è ritirato per poi risalire e penetrare nella terra con onde di quattro metri e più: alla Serena, 470 km al nord di Santiago, e nel balneario di Pichidangui, un po' più vicino alla capitale. Dopo l'allarme, l'obiettivo per tutti è stato quindi quello di allontanarsi dal Pacifico, e dal rischio appunto delle mareggiate. Il destino è sembrato tra l'altro aver teso quasi una trappola a molti cileni che si stavano preparando per un atteso ponte in occasione di una popolare festività e si stavano quindi dirigendo verso le località di mare del Paese.

Nonostante i cileni siano abituati ai terremoti, a Santiago e non solo questa volta la paura è stata tanta e i nervi sono saltati a molti dei 6,6 milioni di abitanti della città. La tv ha mostrato le immagini di persone terrorizzate in strada, edifici distrutti e strade allagate in alcune città lungo la costa, in particolare a Coquimbo, la più colpita dalle onde anomale. "Il tremore è cominciato lentamente, poi sempre più forte. eravamo al 12esimo piano, non smetteva più”, ha raccontato terrorizzato un testimone. "Lunga, molto lunga", così è stata definita la prima scossa di magnitudo 8.3 registrata alle 19:54, poi seguita da altri 'sacudones', d'intensità minore ma consistente: la terra è infatti tremata cinque minuti dopo (7.1 la magnitudo), alle 20:03 (6.1), alle 20:16 (6.8) e così via. Cinque ore dopo la prima scossa, le repliche registrate erano ben 32. La guardia, insomma, rimane alta.

La presidente, Michelle Bachelet, ha annunciato che visiterà le zone colpite dal sisma per rendersi conto di persona della situazione e in una conferenza stampa ha cercato di portare tranquillità, ma si è mostrata anche molto prudente "di fronte a questo duro colpo della natura”, avvertendo che potrebbero verificarsi altre forti scosse di assestamento. Per la sua posizione sulla "cintura di fuoco", il Cile è infatti tra i Paesi più esposti a terremoti catastrofici. Nel 1960 si verifico proprio in Cile il sisma più potente mai registrato nella storia, con magnitudo 9.5 e oltre tremila vittime. Ma terremoti di notevole intensità si sono susseguiti negli anni. É ancora vivo il ricordo della megascossa e conseguente tsunami nel sud del paese il 27 febbraio 2010, quando i morti furono 524 e la città di Constitucion, oggi completamente evacuata compresi gli ospedali e le prigioni, venne rasa al suolo.

AGGIORNAMENTO ORE 18.00 – Secondo quanto reso noto da Jorge Burgos, il ministro dell'Interno cileno, l’allarme tsunami è stato revocato in tutte le regioni del Paese, dopo la terribile onda d’urto che si è abbattuta ieri sera a circa 200 km a nord della capitale Santiago. Quanto al bilancio delle vittime del sisma, inizialmente fissato a cinque, è salito al momento a otto.

Tiziano Rugi, Domenico Carelli

Foto: Stampa.it


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