Come Dio ci parla oggi
Parola e Fede Calabria

Come Dio ci parla oggi

giovedì 5 gennaio, 2012

Alle domande di oggi rispondono i sacerdoti don Michele Fontana, giornalista e docente di Dottrina Sociale all’Istituto Teologico Pio XI di Reggio Calabria, ed il già conosciuto don Francesco Brancaccio, docente presso l’Istituto Teologico Redemptoris Custos” di Cosenza.[MORE]

D. "Premessa: io non frequento la Chiesa questo non vuol dire che sia contraria, mi sono posta sempre questa domanda perché Dio ha creato l'uomo e a cosa gli poteva servire?”  Luisa Monatti

R. Carissima Luisa, per rispondere alla domanda che tu poni dovremmo penetrare nel pensiero stesso di Dio e coglierne le motivazioni del suo agire e del suo operare. Noi, tuttavia, siamo solo piccole creature dinanzi a Lui, per cui non potremo mai immaginare di apprendere il suo pensiero e comprendere il suo agire da soli, senza che egli ce li sveli.
 

La Parola di Dio, inoltre, più che rivelare perché l'uomo è stato creato, mostra per cosa è stato creato: per condividere la vita e la santità di Dio.
 

Dio in sé è perfettissimo, per cui non ha bisogno di altri; eppure per una imperscrutabile sua decisione ha creato l'uomo e lo ha collocato in un posto unico all'interno di tutta la creazione, facendolo a sua immagine. Ciò significa che tra tutte le creature visibili, lui soltanto è capace di conoscere e di amare il proprio Creatore; lui soltanto è chiamato a condividere, nella conoscenza e nell'amore, la vita di Dio. Essendo a immagine di Dio, inoltre, l'individuo umano ha la dignità di persona; non è soltanto qualche cosa, ma qualcuno, capace di conoscersi, di possedersi, di liberamente donarsi e di entrare in comunione con altre persone.
A questo fine è stato creato ed è questa la ragione fondamentale della sua dignità!

Sac. Michele Fontana

 

D. "La mia domanda è: in passato Dio ha parlato al suo popolo per mezzo dei profeti. Oggi Dio come ci parla? Ho tanto bisogno di saperlo perché voglio ascoltarlo."Marialuisa da Bologna (tramite mail)

R. Leggiamo nella Lettera agli Ebrei: «Dio, che molte volte e in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio, che ha stabilito erede di tutte le cose e mediante il quale ha fatto anche il mondo» (Eb 1,1-2).
E il Vangelo di Giovanni completa: «E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità (…) Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato» (Gv 1,14.17-18).

Gesù Cristo, Verbo di Dio fatto uomo, è la Parola definitiva di Dio agli uomini. Tutti coloro che erano venuti primi di Lui, erano persone inviate da Dio; Egli invece è Dio stesso, che viene a rivelare il Padre. La sua umanità, portata nella perfetta comunione con il Padre, rende visibile nelle opere e nelle parole l’amore e la verità di Dio. La rivelazione è definitivamente compiuta, ma ciò non significa che oramai il Signore taccia. La sua Parola non è il ricordo di quanto detto ieri; la sua Parola è rivolta oggi al cuore di chi l’ accoglie, per la conversione e la vita.
Il Signore parla in quanto presente nel suo Corpo che è la Chiesa, guidata dallo Spirito Santo a tutta la verità (Gv 16,13). La Parola di Cristo risuona nella Chiesa attraverso diversi ministeri: San Paolo ricorda la responsabilità di apostoli, profeti, evangelisti, pastori e maestri (Ef 4,11). Tutti i battezzati sono chiamati alla missione profetica di essere testimoni della Parola di Cristo.

Noi ascoltiamo la Parola di Cristo accogliendo la fede della Chiesa e formandoci in essa. «La fede viene dall’ascolto e l’ascolto riguarda la parola di Cristo» (Rm 10,17). La Parola da ascoltare viene dall’esterno dell’uomo, dalla predicazione del Vangelo affidata alla Chiesa e compiuta in varie forme (omelia, catechesi, teologia, testimonianza, esempio). La verità non proviene soggettivamente dall’intimo di ciascuno.

L’efficacia di attrazione e conversione della Parola ascoltata dipende dall’azione dello Spirito Santo che la rende viva e attuale. Lo Spirito agisce nei cuori che amano Cristo. Un cristiano santo è per questo la presenza più attraente ed efficace della Parola di Dio. E la piena manifestazione della verità è l’amore.
Noi stessi, accogliendo il Vangelo e facendolo fruttificare in noi nella fede e nella conversione, siamo chiamati a diventare a nostra volta, con la forza dello Spirito Santo, nella Chiesa, voce e presenza di Cristo che parla al mondo di oggi.

Sac. Francesco Brancaccio

  

( Per approfondimenti sul tema della Fede e della Parola si consulti l'articolo La correlazione tra Parola e Fede )

 

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