Consiglio dei ministri, discussa la riforma della Rai e approvata la Buona Scuola
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Consiglio dei ministri, discussa la riforma della Rai e approvata la Buona Scuola

giovedì 12 marzo, 2015

ROMA, 12 MARZO 2015- L'odierno Consiglio dei Ministri affronterà i temi della riforma scolastica, la cosiddetta Buona Scuola, e il piano d'azione, riformatore, della Rai.  [MORE]

Iniziato alle 17.30, il Cdm dovrà trattare importanti nodi riguardanti i settori scolastico e televisivo del Paese, si prevede dunque una riunione intensa, in virtù anche della "trattativa in corso" tra il premier Renzi e il ministro Alfano su i criteri di nomina dei manager Rai, restando prevalente l'orientamento indicante il "modello spa".

AGGIORNAMENTO ORE 20.16

Dopo un'ora e mezza di riunione è stato approvato il ddl Buona Scuola "ora la palla passa al Parlamento, un testo realizzabile abbastanza rapidamente se il Parlamento lavorerà con il senso dell'urgenza" ha dichiarato Renzi in conferenza stampa che ha aggiunto "ora gli istituti in base alla loro autonomia... saranno un elemento di dinamismo per la vita comunitaria. Deve essere il cuore e il motore di un territorio". Il premier ha poi illustrato i 10 punti basilari, con l'ausilio di slide, il primo dei quali è l'autonomia, nonché la possibilità, per i presidi di scegliere i docenti, senza smuovere i detentori di cattedra, ma solo in caso di posti vacanti, tra gli insegnanti presenti all'interno dell'albo di riferimento tenendo conto della maggiore pregnanza dei singoli docenti. Giudizio su cui i presidi subiranno valutazioni. Altra importante novità è la reintroduzione degli insegnamenti di Storia dell'Arte e Musica. Angelino Alfano è poi intervenuto, via twitter, per comunicare la decisione del Cdm di raddoppiare le pene per i furti in appartamento.

LA RIFORMA SCOLASTICA

Per quanto attiene alla riforma scolastica, "La Buona Scuola", dalle ultime notizie si apprenderebbe che nel provvedimento si manterrebbe, per i docenti, lo scatto di stipendio correlato all'anzianità di servizio, data la presenza dei finanziamenti, permarrà anche la premiazione dell'effettivo merito, con la concessione di "risorse fresche". Strumento che dovrebbe essere utilizzato è quello del disegno di legge, ddl che verrà probabilmente applicato anche in merito alle assunzioni dei docenti nelle graduatorie ad esaurimento, (escluse quelle di istituto) e dei vincitori dei concorsi, argomento non valevole per gli idonei. Obiettivi della riforma dovrebbero essere principalmente tre: apertura pomeridiana delle scuole, eliminazione delle "classi pollaio", creazione della Carta del Professore che permetterebbe l'attribuzione, nel primo anno, di 400 € per variegate spese culturali di ciascun docente. Altro nuovo elemento sarebbe "lo sgravio alle paritarie" che verrebbe concesso solo a quelle famiglie aventi figli iscritti alle scuole del primo ciclo, medie e primaria. Il ministro Maria Elena Boschi, durante il question time, ha risposto in vece del ministro Giannini in merito all'ambito assunzioni, sostenendo che "le immissioni in ruolo" verranno effettuate tenendo conto delle "graduatorie a esaurimento e dei vincitori di concorso 2012", rinviando gli ulteriori dettagli su entità e composizione al Cdm odierno e sostenendo l'effettività del processo d'assunzione a partire dal settembre 2015. Trattando l'argomento assunzioni è importante comunicare che il Consiglio di Stato ha inserito nelle graduatorie ad esaurimento 3000 precari precedentemente esclusi.

RIFORMA RAI

La riforma della televisione pubblica è un nodo spinoso che il governo Renzi pare stia tentando di affrontare con filosofici termini o guanti afferenti alla tipologia societaria. Il modello spa è infatti quello che il premier vorrebbe adoperare per la riforma strutturale della Rai, con la nomina di un manager realmente decidente, una separazione ben definita da influssi parlamentari e l'uso di tre reti specializzate, una generalista, una per l'innovazione e la terza, culturale, senza spot pubblicitari. In un documento circolante in queste ore a Palazzo Chigi si legge l'intenzione di Renzi di modificare l'azienda pubblica perchè non diventi "una municipalizzata di provincia" ma una "media company". Per realizzarla il premier ha udito numerosi esperti di telecomunicazioni, che lo hanno indirizzato verso un ddl che verrà presentato dopo la conclusione del confronto tra Pd e i partiti intenzionati a  collaborare per la stesura di una riforma che possa incidere sulla qualità dell'informazione e risulti distaccata dagli ordinari problemi "politici". Per questa ragione l'indicazione della via "spa", con la possibilità di nomina di un manager e dunque Consiglio di amministrazione (o gestione) indicati da istituzioni indipendenti quali Agcopm, Anci e Conferenza della Regioni.

LE PROTESTE DEGLI STUDENTI

Contro la Buona Scuola di Renzi si sono oggi schierati gli studenti della Uds che, come annunciato ieri, hanno riempito le piazze di numerose città italiane, almeno 30 si sono rivelate pienamente attive. Studenti che hanno marciato  avanzando proposte e chiedendo una scuola diversa, giusta "laica, aperta e democratica", accessibile e funzionale a tutta la compagine studentesca.

Fonte foto: businessonline.it

Ilary Tiralongo


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