Cosa si guadagna ad amare la Chiesa? Come fare?
Fantasticherie del cuore Calabria Catanzaro

Cosa si guadagna ad amare la Chiesa? Come fare?

sabato 25 gennaio, 2020

Per amare la Chiesa in ogni sua età bisogna prepararsi e mai interrompere il percorso scelto, specie in un anno ferito nell’anima e nel corpo come il 2020. L’amore del cristiano verso Cristo non può essere quello umano che si ferma con facilità a chiacchierare, dimenticare, tradire, scambiare, genderizzare, mentire, ecc. L’amore per Cristo è consegnato per sempre; raggiunto gradualmente senza lasciare buche alle spalle; custodito nella cassa forte di un cielo chiaro e privo di nuvole.

Come deve essere un cristiano vero in un contesto del genere? La voce del teologo si fa sentire con la sua autorevolezza: “Ogni cristiano è corpo di Cristo. È Chiesa. Se è Chiesa mai potrà vivere fuori dalla Chiesa, accanto alla Chiesa, procedendo su vie parallele. Mai potrà usare la Chiesa per fini prettamente laicali, secolari, di questo mondo. Se è Chiesa, deve porre la sua esistenza interamente per la realizzazione dell’unico fine della Chiesa che è quello della redenzione, della giustificazione, della salvezza, della santificazione dell’uomo”.

Il cristiano dovrà portare ogni uomo a Dio vivendo in Cristo, nello Spirito Santo, nella grazia dei sacramenti, nel vangelo e la verità della sua Parola. Non è facile fare tutto questo se nella sua vita manca la scelta principale di manifestarsi nell’obbedienza assoluta al vangelo. Per essere Chiesa non si possono evadere i comandamenti e non si devono mai considerare le parabole di Gesù una raccolta elitaria di favole da affidare soltanto ai soloni del tempo, scartando magari con disprezzo ogni categoria sociale delle tante comunità esistenti.

Se il cristiano si costituisce in piena libertà nei libri di Matteo, Marco, Luca, Giovanni tutto nella sua vita diventa accettabile e fattibile. Cambia la prospettiva di come guardare e affrontare la collettività ferità nell’anima da guerre, devastazioni ambientali, corruzioni in spazi pubblici, privati e opachi, violenze sulle donne, errori nella Chiesa e sulle strade. Si sviluppa uno stile di vita nuovo, forte e gentile; si compie dentro di ognuno una visione sociale e politica, in grado di generare una forma massima di tutela dalle scelleratezze del mondo esterno ed interno e dalle infinite tentazioni avverse ad ogni parola che viene da Dio.

La forza che serve viene anche dall’obbedienza nella gerarchia della Chiesa. Gli errori dei singoli sacerdoti, vescovi, cardinali, Vicario di Cristo, compresi donne e uomini laici che operano nella parrocchia, non devono interrompere il cammino personale di chiunque. Di chi ad esempio rimane scosso per un atto di pedofilia, per un affare finanziario sotterraneo, per un tradimento al celibato ecc. L’errore è del singolo che va allontanato e punito.

Il peccato altrui non può imbrunire il sole caldo e luminoso che ti può dare la Chiesa di Cristo. Nessuno deve essere autorizzato a spezzare un cammino di salvezza per il falso che c’è nel mondo e che si riflette attorno alla casa in cui si vive, al luogo in cui s’incontrano gli amici e al posto in cui si lavora. Il peccato, non bisogna scordarlo mai, è venditore ambulante abusivo, ma anche venditore raffinato e ben falsificato.

Il teologo del Signore spiega bene il suo profilo e i suoi contorni: “Dal peccato non si evangelizza. Dal vizio non si attrae a Cristo. Dalla trasgressione del Vangelo mai si potrà mostrare la bellezza né del Vangelo e né della Chiesa di Cristo Gesù. È pertanto obbligo del cristiano lasciarsi ecclesializzare, lasciarsi cristificare, divenire vera Chiesa di Cristo Gesù, lasciarsi condurre sulle vie della verità di Cristo. Solo così si realizzerà il fine della Chiesa. Solo chi si diverrà vera Chiesa, si realizzerà la Chiesa”.

In riferimento al cristiano non si è mai visto un illustre orchestrale diventare vero musicista nella vita e sul palcoscenico, senza credere con tutto sé stesso nella disciplina musicale scelta. Solo chi farà dei sacrifici nell’allenarsi rinunciando a qualcosa anche di fondamentale; chi ci metterà la testa e il cuore; chi si connetterà con l’anima nel suonare il proprio strumento, per effondere la forza del suo pensiero, potrà partecipare alla costruzione di una grande orchestra sinfonica mondiale.

I vizi che vanno di moda, le trasgressioni tramutati in modello di vita e il peccato esorcizzato con disinvoltura per deridere chi ne parla o assolvere chi lo compie, non fortificano la Chiesa, anzi la temono e quindi tendono a dequalificarla. La Chiesa diventa così una autorevole associazione mondiale a cui aderire o meno, rispetto a tutte le altre realtà socio-culturali segrete o dichiarate che si occupano di elevare il pensiero dell’uomo.

Il cristiano spesso è assente o drogato da intuizioni o filosofie che imitano in molti casi il vangelo, ma non vivono e non credono in una sua sola parola. Diciamolo in modo chiaro, il cristiano non può essere tale senza amare la Chiesa e assumere nella struttura ecclesiale e laicale di riferimento una funzione di devozione a Cristo e di fratellanza con il suo parroco. Sempre pronto a mettere i suoi carismi a disposizione del sacerdote e lavorando perché solleciti e tuteli la comunione tra i fedeli.

Cosa dovrebbe fare il credente per amare la Chiesa? La parola passa al teologo: “…mai potrà sottrarsi all’obbedienza al Pastore e in comunione gerarchica con Lui, ai Pastori che lui manda per guidare il gregge di Dio. Ecco il vero mistero della Chiesa: comunione gerarchica dei Pastori parrocchiali con il Pastore della Chiesa locale. Comunione dei fedeli laici con il Pastore parrocchiale mandato dal Vescovo per condurre il gregge di Cristo alle sorgenti delle acque della vita”.

Il teologo non si ferma qui ed offre in sintesi la strada per amare la Chiesa e per la salvezza di ognuno. Doni preziosi che l’uomo spesso deride o ripone tra i racconti da spolverare nei momenti tragici della propria vita. Si legge: “Se manca la comunione dei fedeli laici con il Pastore parrocchiale, nessuna vita da Cristo Gesù, per lo Spirito Santo, discende nel loro cuore. L’obbedienza al Pastore parrocchiale è la via perché ogni grazia da Cristo, per lo Spirito, si riversi nei cuori permettendo ad ognuno di amare in pienezza la Chiesa”. Le Sacre Scritture e la storia del mondo attestano che obbedire alla Chiesa, amandola oggi profondamente, libera, fortifica, arricchisce il cuore e ben indirizza ognuno verso il domani. Ne viene fuori un guadagno senza precedenti, unico, irripetibile, riscontrabile giorno dopo giorno nella vitalità del cuore. “L’offerta” vale per ragazzi, giovani, adulti e anziani.

Egidio Chiarella

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