Covid: Sebastiani (Cnr), continuo aumento circolazione virus
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Covid: Sebastiani (Cnr), continuo aumento circolazione virus

sabato 2 gennaio, 2021

Covid: Sebastiani (Cnr), continuo aumento circolazione virus. Effetti misure Natale solo a ridosso dell'apertura delle scuole

ROMA, 02 GEN - Aumenta notevolemente la circolazione del virus SarsCoV2 in Italia e inizia ad aumentare di conseguenza la pressione sulle unità di terapia intensiva, in una situazione critica, nella quale gli eventuali effetti dei provvedimenti adottati prima di Natale potranno essere visibili solo a ridosso del 7 gennaio, data della possibile riapertura delle scuole. 

Lo rileva il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'Mauro Picone' del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). Si osserva un "chiaro e progressivo aumento della circolazione del virus in Italia da metà dicembre, con una crescita della percentuale dei positivi sui casi testati dal 22% dieci giorni fa al 39% di oggi", osserva l'esperto. La speranza, aggiunge, è che "la ripresa sia mitigata dagli effetti delle misure introdotte alla vigilia Natale, delle quali si potranno vedere gli effetti nella seconda settimana gennaio". 

Questo significa, rileva Sebastiani, che questi effetti sono attesi "in un momento critico in vista della riapertura delle scuole, i cui riflessi sulla situazione epidemiologica generale sono evidenziati dai risultati di più ricerche pubblicate recentemente". Secondo l'esperto "il buon senso suggerirebbe di aspettare la seconda parte di gennaio per la riapertura della didattica in presenza in modo da vedere gli effetti delle misure, che a differenza delle precedenti sono state in buona parte delle raccomandazioni. Sarebbe prudente vedere l'andamento dei dati e soltanto dopo decidere se riaprire le scuole" Il 7 gennaio, inoltre, finisce il periodo di zona rossa, e "si ripropone così il problema da parte delle regioni", che recentemente hanno richiesto di ridurre il numero degli indicatori utilizzati dall'algoritmo per decidere l'assegnazione delle zone. 

Dei 21 indicatori, i monitoraggi settimanali ne riportano solo 17 di cui uno opzionale, e "in realtà averne molti a disposizione è utile per avere un quadro che sia il più completo possibile e meno influenzato dalle imprecisioni di ciascuno, ma la trasparenza - rileva il matematico - è fondamentale". E' importante, conclude, che "siano messi a disposizione delle regioni tutti i dettagli dell'algoritmo per l'assegnazione dei colori affinché, chi vuole, abbia gli strumenti per eseguire tutte le analisi e fornire la lista dei principali indicatori che hanno portato all'assegnazione di un dato colore a una determinata regione, in modo che possano essere adottate misure locali mirate". 


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