Draghi: «L'euro è irreversibile. Chi credeva che sarebbe fallito durante la crisi si sbagliava»
Economia Lombardia

Draghi: «L'euro è irreversibile. Chi credeva che sarebbe fallito durante la crisi si sbagliava»

giovedì 10 ottobre, 2013

MILANO, 10 OTTOBRE 2013 – La Bce - in linea con quanto sta affermando da mesi - continua a confermare la politica economica accomodante. Infatti, nel Bollettino diffuso questa mattina si legge: «Il Consiglio direttivo Bce conferma di attendersi che i tassi di interesse di riferimento rimangano su livelli pari o inferiori a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo», evidenziando «prospettive di inflazione moderate "tenuto conto della debolezza generalizzata dell'economia».

Gli esperti confermano le loro aspettative di «una graduale ripresa dell'economia. Ci si attende un lento recupero del prodotto, soprattutto sulla scorta di un progressivo miglioramento della domanda interna sostenuta dell'orientamento accomodante della politica monetaria».

Intanto, dagli Stati Uniti, il presidente della Bce, Mario Draghi, intervenuto all'Harvard Kennedy School di Cambridge, ha affermato: «L'euro è irreversibile: chi credeva che sarebbe fallito durante la crisi si sbagliava. Lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, sottolineando come la moneta unica sia irreversibile perché nata dall'impegno dei Paesi europei verso una più stretta integrazione.'L'unione bancaria può giocare un importante ruolo nel rompere il circolo vizioso che c'e' in Europa fra le banche e i debiti sovrani».

DATI MACROECONOMICI ITALIANI – Mentre i dati e le stime inerenti l’Eurozona, lasciano un po’ di spazio all’ottimismo, stessa cosa non si può dire per l’Italia. Questa mattina, l’Istat ha diffuso i dati riguardanti la produzione industriale: ad agosto rispetto a luglio la produzione industriale si è contratta dello 0,3%, quando la contrazione è stata dell'1%. Più pesante è la flessione annuale: rispetto ad agosto 2012 si è registrato un calo del 4,6% (corretta per effetti calendario), la 24esima consecutiva. Come puntualizza l’Istat: «Ad incidere sul dato il risultato del settore energia (-1,6%), mentre tutti gli altri sono connotati da un segno positivo».

(Fonte: Ansa)

Rosy Merola [MORE]

 


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