Errori sanitari, la Commissione d'inchiesta chiede relazione su tre casi in Sicilia
Cronaca Sicilia

Errori sanitari, la Commissione d'inchiesta chiede relazione su tre casi in Sicilia

sabato 5 novembre, 2011

PALERMO, 5 NOVEMBRE 2011 - Si intensificano le verifiche sugli errori nella sanità siciliana (di cui vi avevamo parlato qualche giorno fa). La Commissione ha infatti chiesto una relazione all'Assessore alla Sanità Massimo Russo in merito a tre casi specifici avvenuti negli ospedali siciliani tra aprile 2008 e lo scorso ottobre. Riceviamo e pubblichiamo un comunicato proveniente dall'ufficio stampa della commissione. [MORE]

Il Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e le cause dei disavanzi sanitari regionali, l’on. Leoluca Orlando, ha scritto all'Assessore alla Sanità della Regione Sicilia Massimo Russo, chiedendo una relazione in merito tre segnalazioni di presunti casi di errore sanitario e criticità organizzative.

Il primo caso riguarda un uomo di 42 anni, sofferente di cirrosi epatica diagnosticata dal 2004 e deceduto il 12 giugno 2008. Il signor Schirò il 19 aprile 2008, si recò al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia di Palermo accusando forti dolori alla schiena e al fianco sinistro, per i quali gli venne prescritta una terapia antidolorifica. Il 21 aprile si presentò di nuovo allo stesso pronto soccorso, ma fu dimesso subito. Soltanto il 15 maggio una TAC evidenziò la presenza di un esteso epatocarcinoma con metastasi alla colonna vertebrale e alla vena porta del fegato. Il 26 maggio il paziente fu trasferito nel reparto di radioterapia della casa di cura La Maddalena e il 12 giugno fu trasportato nella casa di cura Torina. Qui, la sera stessa, constatato lo stato di coma di II grado, si decise di trasferire il paziente nella sua abitazione, dove morì poco dopo essere giunto. Secondo quanto segnalato dai familiari, che si sono rivolti con un esposto direttamente alla Commissione parlamentare d'inchiesta, sarebbero stati commessi, in varie fasi, errori terapeutici e ritardi diagnostici.

Il secondo episodio, di cui si è appreso da notizie diffuse a mezzo stampa, risale al 19 ottobre scorso e riguarda un bambino con gravi problemi respiratori, nato nell’ospedale Papardo di Messina e trasportato prima all’ospedale Piemonte e poi al Policlinico con un'autoambulanza che sarebbe giunta in ritardo, avrebbe compiuto soste immotivate e sarebbe stata priva di bombola d'ossigeno. Il bimbo è deceduto nel Policlinico di Messina poco dopo il ricovero.

Infine, il terzo caso, anche questo segnalato da notizie pubblicate su quotidiani locali, è relativo ad un anziano che, lo scorso 31 ottobre, a Comiso, è stato coinvolto in un incidente stradale a poche decine di metri dall’ospedale Regina Margherita del paese. L’ambulanza sarebbe giunta però dopo oltre trenta minuti, da Acate, poiché, secondo quanto riferito da organi di informazione, sarebbe stata emanata una disposizione che indicherebbe alle autoambulanze di dirigersi verso gli ospedali di Vittoria, Modica e Ragusa ma non quelli di Comiso e Scicli. Il paziente si è salvato ma è stato ricoverato in gravi condizioni nell’ospedale Guzzardi di Vittoria.

“La Commissione d’inchiesta che presiedo - si legge nella lettera inviata da Orlando - senza pregiudizio per le indagini in corso da parte della competente autorità giudiziaria, intende acquisire ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti relativamente ai tre casi segnalati. Chiediamo pertanto all'Assessore Russo di inviarci una relazione contenente notizie in merito alle eventuali criticità organizzative riscontrate, così come in ordine ad iniziative amministrative, sanzionatorie e/o cautelari assunte a fronte di eventuali responsabilità individuali. La documentazione acquisita sarà valutata per eventuali, ulteriori adempimenti di competenza”


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