Europa League: un Napoli accorto si accontenta dello 0-0
Sport Campania

Europa League: un Napoli accorto si accontenta dello 0-0

venerdì 18 febbraio, 2011

NAPOLI, 18 FEBBRAIO - Finalmente il profumo d’Europa, di nuovo. Una fragranza evocativa che però non stordisce gli Azzurri, mostratisi maturi anche per il palcoscenico più impegnativo della vecchia Uefa.

Il Villareal è squadra tecnica, l’unica in Spagna a poter competere con il Barcellona in fatto di gioco palla a terra: così il sottomarino giallo cerca subito di prendere le redini del gioco, con fraseggi stretti e precisi. Ma l’avvilente possesso palla viene ben ammorbato da un pressing ragionato del Napoli (menzione d’onore per Yebda, che rincorre davvero tutti gli avversari).

Il Napoli, invece, preferisce agire in velocità, come suo solito, sfruttando la profondità delle fasce oppure con tagli e verticalizzazioni al centro. Tuttavia ogni accelerata si infrange su una difesa attenta e ben disposta, che adopera efficacemente la tecnica del fuorigioco.[MORE]

In sintesi poche occasioni limpide da entrambe le parti: al 13° si registra la prima disattenzione difensiva dei partenopei su un anticipo avventato di Cribari, ma Nilmar non ne approfitta calciando debolmente. Al 42° la migliore occasione per i padroni di casa: Lavezzi (velenoso nella posizione atipica di trequartista) smarca Cavani solo davanti alla porta, ma perde tempo per girarsi e il portiere lo brucia (piuttosto pigro l’uruguaiano stasera).

Nel secondo tempo l’incontro perde in qualità, con un Villareal stanco e il Napoli che cerca di approfittarne imprimendo un ritmo più elevato alla gara.

Se si escludono due tentativi fuori misura di Borja Valero, è soprattutto il Napoli a provarci nella seconda metà di gioco: tra il settantesimo e l’ottantesimo le occasioni migliori. Al 72° goal in fuorigioco di Cavani (più volenteroso) su assist del solito Lavezzi. Un minuto dopo lo stesso argentino viene stavolta imbeccato da un grande lancio di Maggio a tagliare il campo: controllo a seguire del pocho ma l’ottimo Diego Lopez gli chiude lo specchio della porta.

Negli ultimi dieci minuti il San Paolo invoca l’arrembaggio finale, ma la squadra di Mazzarri preferisce non scoprirsi: scelta oculata. Questo non è il campionato: in Europa ogni sfida dura 180 minuti ed in casa è fondamentale prima di tutto non subire reti.

Buona prova dei cosiddetti panchinari: soprattutto Mascara, alla prima da titolare con la nuova maglia, mostra una buona personalità. Più in generale, discreta prova corale del Napoli, contro una squadra dal maggiore tasso tecnico e più abituato (nella storia recente) al palcoscenico internazionale.
 

 


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