Finché le stelle saranno in cielo
Cultura e Spettacolo Calabria

Finché le stelle saranno in cielo

giovedì 20 dicembre, 2012

Come un corto circuito dell’animo umano, dal bagliore di stella, le emozioni dell’esordio italiano di Kristin Harmel “Finché le stelle saranno in cielo” (Garzanti, 2012, pp. 363, euro 16,40).

Un delicato affresco della Francia occupata dai Tedeschi, scomposto in varie cellule che dall’Europa degli anni Quaranta sposteranno la narrazione oltreoceano fino ai giorni nostri.

Nella stanza di un ospedale di Cape Cod, i familiari attendono che Rose si risvegli dal coma. L’anziana donna, già ammalata di alzheimer, ha avuto un ictus. Ha nascosto a lungo un segreto e ora rischiano di cancellarsi per sempre i ricordi una vita, insieme ad altre vite. Hope, la nipote, affronterà il suo destino, compiendo un viaggio nella Ville Lumière, la città dove Rose aveva vissuto da ragazza. Riuscirà a ricongiungersi alle proprie radici yiddish riemerse dall’oblio, iniziando la sua ricerca da una “lista” di nomi e da una ricetta di famiglia, quella della pasticceria dove la nonna lavorava lungo le rive della Senna.

Rivivono in queste pagine le immagini drammatiche di quando “il mondo stava crollando”, avvolgendo di luce inattesa i tempi cupi dell’Olocausto, con una storia di solidarietà fra popoli, “cattolici, ebrei, musulmani che collaboravano tutti insieme” per sottrarsi alle persecuzioni naziste, nonostante le differenze culturali. 

Una storia di civiltà con la sua lezione, il suo messaggio di speranza, perché “non è la religione a dividere gli uomini”, o per riscoprire “il dovere di aiutare il prossimo”, recuperando valori come quello del “Besa”, un concetto albanese derivante dal Corano (“significa che se qualcuno viene da te nel bisogno non devi mandarlo via”), l’equivalente del cristiano “Ama il prossimo tuo come te stesso”.

Una storia d’amore allo stesso tempo, di un grande amore, alimentato da racconti, fiabe “sempre vere”, che per settant’anni come un incantesimo hanno mantenuto in vita una promessa, poiché “il vero amore merita qualsiasi sacrificio”.

La fragranza dei dolci originali della North Star Bakery fa da cornice, accompagnando i personaggi del romanzo e i lettori con un elenco di ricette, cupcakes alla vaniglia, strudel, glasse al cioccolato, muffin ai mirtilli, meringhe, baklava ai fiori d’arancio, biscotti all’acqua di rose… e le speciali tortine Stella, “il marchio di fabbrica”.

Scatterà alla fine il timer (non del forno!), pareggiando i conti sospesi dalla Storia con un happy end un po’ scontato, ma in tono con la fiaba che vuol rappresentare.


«Rose guardò fuori dalla finestra cercando, come sempre, la prima stella all'orizzonte. Sapeva che sarebbe apparsa, scintillante come una fiamma eterna, non appena il viola avesse fatto capolino fra i nastri di fuoco e la luce del cielo al tramonto. Quando era ragazza chiamavano il crepuscolo l'heure bleue, l'ora blu, il periodo in cui la terra non è né completamente illuminata né completamente buia. Aveva sempre trovato conforto in quella fase intermedia».[MORE]

Domenico Carelli

 


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