Incontro Obama-Cameron: prima del G8 possibile accordo libero scambio Ue/Usa

MILANO, 13 MAGGIO 2013 - Sussiste una concreta possibilità che si riesca ad arrivare ad un accordo di libero scambio tra Stati Uniti e Unione europea, prima del G8. Questo è quanto emerso - a Washington - nel corso dalla conferenza stampa congiunta tra il primo ministro britannico David Cameron e il presidente americano Barack Obama. In particolare, entrambi, hanno concordato sul fatto che Stati Uniti ed Europa hanno bisogno di agire al fine di vedere crescere le loro economie, per questo le prossime cinque settimane saranno «cruciali per l'accordo di libero scambio, che potrebbe diventare realtà entro il G8 del 17-18 giugno».

Oltre a questo, inevitabilmente, si è toccato un argomento delicato, ovverosia la permanenza degl’Uk nell’Unione europea. In merito, Cameron ha dichiarato: «Non voglio un referendum adesso», puntualizzando che questo «offrirebbe ai votanti una falsa scelta», richiamando – in questo modo – all’ordine i due ministri conservatori che avevano detto che avrebbero votato per l'uscita dall'Ue. [MORE]

Il primo ministro britannico ha aggiunto: «Ci sarà un referendum prima della fine del 2017. Tutto il Partito conservatore è stato consultato sulla strategia da adottare sull'Ue e che, in caso di rielezione nel 2015, prevede un referendum dentro o fuori dopo aver rinegoziato i rapporti con Bruxelles».

A tal riguardo si è espresso anche Obama che – parafrasando Winston Churchill - in forza della special Relationship che da tempo lega Stati Uniti e Gran Bretagna, ha appoggiato Cameron affermando: «È importante che il Regno Unito abbia un ruolo nell'Unione europea. Ma spetta ai cittadini decidere. Il suo tentativo (riferito a Cameron) di risolvere i problemi prima di rompere la relazione mi sembra logico».

(fonte: Milano Firanza. Fotogramma: guardian.co.uk )

Rosy Merola