Istat, Pil: «Nono trimestre in rosso, ma la caduta rallenta: -1,9% nel 2013». Allarme deficit Inps
Economia Lombardia

Istat, Pil: «Nono trimestre in rosso, ma la caduta rallenta: -1,9% nel 2013». Allarme deficit Inps

giovedì 14 novembre, 2013

MILANO, 14 NOVEMBRE 2013 – Ancora un dato negativo – per il nono trimestre consecutivo – è quello registrato dall’Istat per quanto riguarda il Pil dell’Italia: «Nel terzo trimestre del 2013, il prodotto interno lordo è diminuito ancora dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell’1,9% nei confronti del terzo trimestre del 2012», che comunque aggiunge: «Il calo congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dei servizi e di un aumento del valore aggiunto nell’industria».

EUROZONA – Intanto, dalla Bce, segnali positivi per quanto riguarda l’Eurozona: il Pil dell’Eurozona dovrebbe terminare il 2013 con una flessione dello 0,4%, rispetto al precedente -0,6%, mentre il 2014 dovrebbe vedere un progresso dell’1%, dal precedente 0,9%. «Resta elevato nell’area euro «il tasso di disoccupazione» e permangono significative differenze tra i paesi. Sebbene i risultati delle indagini abbiano iniziato a migliorare, prefigurano ancora un’ulteriore perdita di posti di lavoro nel prossimo futuro», sostiene la Bce, evidenziando che il tasso di disoccupazione, si è attestato al 12,2% in settembre, inalterato rispetto al mese di agosto.

INPS - «Ho scritto sia al ministro Saccomanni che al ministro Giovannini, come fatto con l’esecutivo precedente, invitandolo a fare una riflessione su questo punto essendo il bilancio Inps ormai un bilancio unico ed essendo il disavanzo patrimoniale ed economico una cosa che, vista dall’esterno, nel mondo della previdenza, può dare segnali di non totale tranquillità», così ha dichiarato il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua - nel corso di una audizione alla commissione bicamerale di controllo – spiegando i dati di bilancio dell’Ente. Mastrapasqua ha poi evidenziato che «la genesi della perdita dell’Inps derivi da uno squilibrio imputabile essenzialmente al deficit ex Inpdap, alla forte contrazione dei contributi per blocco del turnover del pubblico impiego e al continuo aumento delle uscite per prestazioni istituzionali. L’Inps ormai accorpa anche gli ex Inpdap ed Enpals, accorpamento ha creato uno squilibrio di bilancio».

(Foto: livenews24.it)

Rosy Merola [MORE]
 


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