NAPOLI, 3 ottobre 2011 – Nell’ultima partita del pool C l’Italia ha perso ieri con l’Irlanda (6-36) la sfida decisiva per la qualificazione.[MORE]
L’Italia doveva vincere contro i rivali irlandesi, ma non ce l’ha fatta. Una partita giocata male soprattutto nella ripresa ha spento le ambizioni di Parisse, dei suoi compagni e dei tifosi: dopo un primo tempo disputato degnamente (6-9 al riposo), gli atleti azzurri sono tornati in campo senza idee e con ancor meno energie.
In apertura di match si sono distinti ‘O Gara e Mirco Bergamasco: quasi come in una singolar tenzone, il biondo italiano ha risposto ai calci dell’irlandese, punto dopo punto, portando il punteggio sul 6-6. Sul finire di una prima frazione di gioco in cui i nostri hanno combattuto molto e speso tantissime energie, il numero 10 irlandese ha portato il parziale sul 9-6 con un altro calcio da tre punti: la tattica dell’Irlanda, di spostare dalla propria parte l’inerzia del match sfruttando con i calci piazzati tutte le occasioni a disposizione e rinunciando anche al gioco spettacolare, è stata chiara sin dal principio. Nonostante ciò la coraggiosa ultima Italia del ct Mallet è andata vicinissima al pari con un altro calcio di Bergamasco, finito sul palo, ed è stata penalizzata da una dubbia decisione arbitrale: nel recupero l’arbitro non ha fatto battere a Bergamasco un altro calcio piazzato, che pure aveva già concesso, per mancanza di tempo.
Nella ripresa non c’è stata storia: tre mete irlandesi hanno spazzato via i sogni italiani dopo nemmeno venti minuti di gioco.
L’Italia non ha disputato ieri una delle sue partite migliori e ha vanificato quanto di buono fatto vedere contro Russia e Stati Uniti. La squadra di Mallet ha riproposto una gara intensa, ma troppo simile a quella persa contro i campioni australiani all’esordio: primo tempo veemente, coraggioso, dispendioso, avvincente e insieme accorto; seconda frazione in cui gli atleti azzurri sono apparsi irriconoscibili, svuotati di forze e senza lucidità. Vittoria meritata dunque per gli irlandesi, che hanno stupito per la grande umiltà con cui hanno affrontato l’incontro: seppur favoriti e più forti già sulla carta, sono scesi in campo facendo propria “la strategia della formica”. Nel primo tempo hanno messo da parte, nel modo più concreto possibile e senza grande spettacolo, tutti i punti a disposizione attraverso i calci piazzati concessi e nella ripresa hanno raccolto il successo, maturato anche con azioni spettacolari.
La nazionale italiana lascia così la Nuova Zelanda, terra sacra del rugby, dove si disputano in questo weekend i quarti di finali del torneo più affascinante.
Antonio Mileo
(foto dalla rete)
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