Lettera del COISP al Capo della Polizia
Politica Lazio

Lettera del COISP al Capo della Polizia

lunedì 19 luglio, 2010

Riceviamo e pubblichiamo

 

Preg.mo Signor Capo della Polizia,

nei giorni scorsi, l'iter parlamentare della manovra finanziaria, ha costretto il COISP a manifestare il proprio fermo dissenso ai tagli dissennati che sono stati operati alle risorse del Ministero dell'Interno, del Comparto Sicurezza ed all'annullamento del rinnovo dei contratti di lavoro delle Forze dell'Ordine.[MORE]

Le nostre proteste, effettuate in moltissimi capoluoghi italiani, hanno riscosso la solidarietà incondizionata dei cittadini attraverso la chiara spiegazione dell'impatto che gli italiani subiranno per effetto delle scelte governative e riequilibrando la disinformazione che viene sistematicamente operata nei confronti del "sistema sicurezza".

Il Coisp ha manifestato in tutta Italia con le sagome su cui campeggia lo slogan "Ci hanno pugnalato alle spalle", preavvisando formalmente, anche se non necessario le locali Autorità di P.S. delle proprie azioni ed offrendo massima disponibilità sotto ogni punto di vista nel recepimento delle prescrizioni che, di volta in volta, sono state impartite.

La gestione dell'Ordine Pubblico nella quasi totalità delle città italiane, viene straordinariamente garantita dalle Autorità di P.S. senza ricorrere a metodi borbonici, ma modulando opportunamente le libertà di espressione e di manifestazione con eventuali problemi di sicurezza.

Si impone comunque una riflessione sulle capacità di taluni di ottemperare al dettato costituzionale sulla libertà di espressione e pensiero, garantita evidentemente in grado minore allorquando si considera di poter imporre lo svolgimento di una manifestazione ad oltre un chilometro di distanza da dove era stata preavvisata.

Il Coisp, al di là della condivisione personale o meno dei propri obiettivi, non sta manifestando pro domo sua, ma con il proposito di non lasciare nulla di intentato affinché la pubblica opinione e la classe politica si rendano conto della reale situazione di disagio che stanno vivendo le Forze di Polizia ed alle disastrose conseguenze a cui andranno incontro i loro appartenenti nei prossimi anni.

Appare quindi ancor più censurabile l'atteggiamento di chi, come il Dr. De Felice Questore di Catanzaro, teme evidentemente che la voce dei poliziotti del Coisp, non di facinorosi estremisti, sia udita dalle orecchie del Ministro dell'Interno in visita presso la Casa Comunale di Lamezia Terme per un convegno. Infatti De Felice ha spostato la manifestazione del Coisp a qualche chilometro di distanza dal luogo ove stata richiesta, ritenendo che "qualunque manifestazione pubblica che si svolgesse in prossimità del luogo indicato potrebbe incidere sulla sicurezza delle personalità e di coloro che parteciperanno al convegno ". Quindi il Questore ammette di non sapere organizzare normali servizi di ordine pubblico se non blindando un'intera città, con buona pace degli abitanti.

La disponibilità al dialogo, così come il preavviso delle iniziative di protesta, sono state offerte anche se espressamente previste per mero rispetto delle Autorità. Essendo venuto meno il presupposto del dialogo, e non essendo obbligatoria alcuna comunicazione, il Coisp fin da subito cesserà ogni informazione sulle proprie iniziative, se non strettamente obbligato dalle norme vigenti.

Il Coisp presenterà ricorso contro tutti quei provvedimenti di prescrizione emessi dall'Autorità di P.S. il cui contenuto svilisca, annulli o svuoti il significato stesso delle proteste da porre in essere.

Il Coisp, al fine di onorare il mandato di rappresentanza conferito da migliaia di poliziotti italiani, protesterà nei modi pacifici e nelle forme più adatte al fine di consentire massima visibilità alle proprie istanze, così come garantito dalla Costituzione ed imposto dalle proprie coscienze.

Questa comunicazione rappresenta un punto fermo dal quale il Coisp non intende retrocedere, non essendo oggi garantita uguaglianza di trattamento a noi cittadini/poliziotti che rappresentiamo lo Stato ma veniamo invece trattati alla stregua di violenti agitatori.

Non subiremo ulteriori minacce ed intimidazioni, non sopporteremo oltre arroganti imposizioni di chi stravolge il proprio ruolo istituzionale di garante dell'ordine per cercare di zittire il Sindacato di Polizia che protesta.

Il Coisp conosce le norme ed impronta la propria azione al rispetto, fino a quando questo atteggiamento viene riconosciuto e ricambiato, ma, venuto meno il presupposto della reciproca considerazione, si dovrà necessariamente tutelare gli interessi primari dei propri associati e dell'intera categoria delle Forze dell'Ordine, con le iniziative che si riterranno più opportune.

Il Coisp, confidando nella Sua usuale attenzione, coglie l'occasione per porgere distinti saluti.

 

Il Segretario Generale del Coisp
Franco Maccari
 


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