Lombardia, violenza sulle donne: Regione forma 200 avvocati a tutela delle vittime
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Lombardia, violenza sulle donne: Regione forma 200 avvocati a tutela delle vittime

giovedì 17 luglio, 2014

MILANO, 17 LUGLIO 2014 - Nell'ambito della seduta odierna del Tavolo antiviolenza, è stato sottoscritto il Protocollo d'Intesa dall'assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli e dal presidente dell'Ordine degli avvocati di Milano Paolo Giuggioli. In particolare, il programma prevede la formazione di 200 avvocati che nei mesi tra settembre e dicembre avranno l'opportunità di frequentare corsi di formazione per una migliore assistenza e tutela delle donne vittime di violenze.

L'assessore ha spiegato: ''Secondo gli ultimi dati disponibili,  tra il 2009 e il 2013 sono state 13.755 le donne che si sono recate in uno dei 16 centri antiviolenza attivi in Lombardia. Si sono verificati 8.388 casi di maltrattamento fisico, 2.403 di violenza assistita, 1.483 di stalking, 10.035 di violenza psicologica e 3.651 di tipo economico. Le donne che hanno subito maltrattamenti sono 9.931 di nazionalità italiana e 3.824 straniera. I casi di violenza diretta sui figli sono stati 2.675 e 10.061 i minori coinvolti''. [MORE]

Paola Bulbarelli ha sottolineato che si tratta di numeri ''che, se fanno ancora paura, dicono anche che sono tantissime quelle che hanno deciso di uscire dall'anonimato per cercare assistenza". Inoltre ha dichiarato: "Per questo è fondamentale che possano trovare supporto da personale altamente qualificato. Da qui l'accordo, ed è il primo in Italia di questo tipo, con l'Ordine degli avvocati''.

Gli avvocati coinvolti nel programma sono iscritti agli ordini di Milano, Mantova e Varese e parteciperanno a 4 corsi di formazione di 6 giornate ciascuno. Due corsi si svolgeranno a Milano, uno a Mantova e uno a Varese.

Intervenendo sull'iniziativa, l'assessore Bulbarelli ha infine concluso: ''Troppo spesso non basta essere avvocato, rappresentante delle Forze dell'ordine o medico per occuparsi di violenza. Ci vogliono una grande professionalità e una preparazione adeguata ed è quello vogliamo garantire per aiutare le vittime a uscire da una situazione che, troppo spesso, incide negativamente sul resto della vita. Per questo estenderemo, non appena possibile, questi percorsi anche a assistenti sociali, psicologi, medici, magistrati e Forze dell'ordine''.

Valentina Vitali


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