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REGGIO CALABRIA - Nella notte del 3 agosto, una donna è morta e quattro altre persone sono rimaste ferite in un attacco all'arma bianca nel centro di Londra. La polizia ha fermato un giovane diciannovenne con problemi mentali, anche se non ha ancora escluso la pista terrorista. [MORE]
Secondo quanto ha reso noto Mark Rowley, commissario aggiunto di Scotland Yard, "un uomo di 19 anni è stato fermato poco dopo le 22:39 ora locale (le 23:39 on Italia) e si trova in stato di fermo in ospedale. Le prime indicazioni suggeriscono che la salute mentale avrebbe im ruolo significativo in questo caso".
L'aggressione è avvenuta nella stessa zona dove, il 7 luglio del 2005, esplose una delle bombe piazzate contro il sistema di trasporto pubblico della capitale britannica, vicino Russell Square, sulla Piccadilly Line.
"La pista terroristica è una delle possibiiltà studiate in questo momento", ha precisato con un comunicato la polizia londinese, considerando che, come ha raccontato un testimone oculare, un presunto complice del presunto accoltellatore sarebbe stato visto lasciare la scena del delitto in fretta e furia su un motorino.
Domenica scorsa, il capo di Scotland Yard, Bernard Hogan-Howe, aveva ripetuto che "un attacco è una questione di quando, non di se", mentre nella giornata di mercoledì, 3 agosto, è stato annunciato l'impiego di ulteriori 600 poliziotti armati in città, per un totale di quasi 3mila uomini e donne al lavoro su prevenzione e nella lotta al terrore.
Ma fra aprile 2015 e aprile 2016 in città si sono registrati 9.000 attacchi con coltelli, machete o pugnali, che hanno causato 12 morti. Un problema che è soprattutto legato alle gang di ragazzi nei quartieri più' poveri della città.
A seguito dell'attacco, il sindaco di Londra Sadiq Khan ha rivolto un appello ai cittadini affinchè rimangano "calmi e vigili". Il sindaco, musulmano e di origini pakistane, ha detto che la polizia sta facendo "un lavoro incredibilmente difficile" e che la tutela dei londinesi è "la priorita' numero uno".
Daniele Basili
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