Mafia: Minacce a Gratteri e Maresca, le reazioni politiche e imprenditoriali
Cronaca Calabria Catanzaro

Mafia: Minacce a Gratteri e Maresca, le reazioni politiche e imprenditoriali

lunedì 20 aprile, 2020

CATANZARO, 20 APR - Magorno, Gratteri e Maresca sono pilastri legalità 

 "Solidarietà a Nicola Gratteri e Catello Maresca, le minacce che hanno ricevuto non fermeranno il lavoro di questi pilastri della legalità. Siamo con voi". Così su Twitter il senatore di Italia Viva, Ernesto Magorno.

"Totale solidarietà ai magistrati Catello Maresca e Nicola Gratteri per le ingiurie e le minacce ricevute, attraverso i social network, da parenti e amici di detenuti, anche mafiosi". Lo dichiara il Questore e membro della commissione giustizia della Camera dei deputati Edmondo Cirielli (FdI): "Due servitori dello Stato sono stati esposti al pubblico ludibrio per aver espresso le loro legittime perplessità rispetto a scarcerazioni, premi e benefici, decisi dal Governo Pd-M5S, a seguito della pandemia".

"Tutto questo è inaccettabile. Nel giro di poche settimane - denuncia Cirielli - siamo passati dalle ribellioni nelle carceri alle aggressioni, da parte dei detenuti, nei confronti degli agenti della Polizia Penitenziaria ed ora alle minacce direttamente ai magistrati da parte di persone legate agli stessi carcerati. Ciò che è accaduto - aggiunge il deputato di FdI - è l'ennesima conseguenza della incapacità politica del ministro Bonafede di gestire anche questa emergenza".

"Mi auguro che i responsabili di queste vergognose calunnie e intimidazioni vengano identificati e puniti in tempi brevi. FdI - conclude Cirielli - continuerà ad essere al fianco di magistrati come Gratteri e Maresca nella loro battaglia per garantire la legalità e la giustizia nella nostra patria".

La nota del coordinatore della Lega Campania Nicola Molteni

Napoli

"Intollerabili le minacce a Nicola Gratteri e Catello Maresca, a nome mio e di tutto il coordinamento regionale della Lega la piena solidarietà ai due magistrati, impegnati in prima fila contro la criminalità organizzata. Quanto fatto in questi anni, arresti eccellenti, denunce e appelli alla legalità, testimoniano l’impegno dello Stato. La Lega è dalla parte dei tanti magistrati e dei tanti uomini e donne in divisa impegnati nella lotta alle mafie”.

E’ quanto dichiarano l’on. Nicola Molteni, coordinatore della Lega il Campania, già sottosegretario al Ministero dell’Interno, i parlamentari e gli eurodeputati campani della Lega, i segretari provinciali e cittadini, in merito alle minacce giunte ai due magistrati Gratteri e Maresca. 

"Sostenere l'applicazione delle leggi, difendere la giustizia e portare avanti un impegno concreto a favore della legalità rappresentano, ancora oggi, un rischio per la propria incolumità. Ma la gente onesta non si piega e nessuno fermerà il lavoro straordinario portato avanti dai procuratori Nicola Gratteri a Catanzaro e Catello Maresca a Napoli". Lo affermano, in una nota congiunta, Klaus Davi, consigliere comunale di San Luca; Giuseppe Brugnano, segretario nazionale della Federazione sindacale di polizia e consigliere comunale di San Luca; Simone Puccio, consigliere comunale di Botricello, dopo la notizia che diversi post pubblicati sui social evidenziano pesanti minacce nei confronti dei due magistrati impegnati nella lotta alla criminalità organizzata. "Lo abbiamo affermato ripetutamente e lo ribadiamo ancora una volta - affermando i tre amministratori - nessuno pensi di isolare Gratteri e Maresca. Il loro lavoro è prezioso e fondamentale per stabilire la legalità e la giustizia in realtà difficili quali quelle della Calabria e della Calabria. La gente onesta è con loro e i messaggi di minacce riportati sui social, altro non sono che le parole isteriche di chi deve fare i conti con la galoppante voglia di giustizia che stanno alimentando i magistrati impegnati in prima linea".

L’emergenza sanitaria ci ha dimostrato ancora una volta l’importanza del web, tantissimi lavori sono possibili in queste settimane grazie alle moderne frontiere dell’informatica e milioni di persone sono potute rimanere in contatto. Negli ultimi 25 anni il web ha permesso di sostenere campagne solidali, far conoscere quello che accade nel mondo ed è diventato uno strumento importante per associazioni, comitati e movimenti oltre a permettere possibilità prima inesistenti sul fronte della trasparenza pubblica.

I gruppi facebook che inneggiano ai delinquenti

Ma c’è l’altra faccia della medaglia: quella del paese sporco, delle peggiori attività umane che ha trovato praterie sconfinate. Anche in queste settimane sono fiorite inutili, se non dannose, catene di sant’Antonio. Tentativi di truffe senza mai dimenticare la presenza di mafiosi e criminali che soprattutto sui social network cercano nuove piazze e occasioni di affari illeciti o nauseante ricerca di consensi. Lo abbiamo già documentato in vari articoli, come riportato il 22 gennaiosono numerosi gruppi, pagine e videogiochi in cui si inneggiano alle mafie, si porta avanti la più squallida propaganda criminale e si ribalta la verità dei fatti arrivando a negare l’esistenza delle mafie come entità criminali, disprezzando magistrati e forze dell’ordine, testimoni di giustizia e collaboratori di giustizia. Definendo i mafiosi vittime innocenti di un regime disumano.

L’assalto ai supermercati a Palermo è stato ideato e fomentato da gruppi whatsapp dove era presente almeno un personaggio riconducibile ad ambienti mafiosi e da un gruppo facebook che appare riconducibile ad una società di contractors, Catello Maresca nell’intervista che ci ha rilasciato nelle scorse settimane ha sottolineato come nel clima di queste settimane ci sono campagne che di fatto rischiano di favorire le organizzazioni criminali. Lo stesso PM anti camorra aveva già posto l’attenzione su manifesti e post su facebook inquietanti che nascosti dietro un’apparente cortina di mobilitazione per i diritti umani lanciano messaggi potenzialmente pericolosi.

Facendo una rapida ricerca su Facebookabbiamo trovato alcuni di questi gruppi e pagine con post che si presentano come riconducibili a familiari di detenuti, soprattutto calabresi e campani, preoccupati per i propri familiari.

Gli attacchi ai magistrati

Ma l’oggetto principale di questi post è un altro: Nicola Gratteri, il giudice che da anni combatte la ‘ndrangheta e con le sue inchieste sta disarticolando interessi illeciti anche di alto livello, connessioni tra organizzazioni criminali, politici, imprenditori e massoneria.

Un’attività contro cui sono state lanciate campagne di delegittimazione, fango e menzogne inaccettabili – un film già troppe volte visto in Italia da Falcone agli attacchi degli anni scorsi contro i giudici che hanno indagato contro la trattativa Stato-mafia – culminata nelle scorse settimane con i ripetuti attacchi di un quotidiano nazionale che è partito definendo Gratteri anti-democratico e interessato solo alla visibilità mediatica (come già successe a Falcone) e arrivando a imbastire una macchina del fango stravolgendo un acquisto dalla Asl per la tutela della sicurezza personale del magistrato stesso.

Nella nostra ricerca abbiamo trovato persino un gruppo che si descrive «solo per delinquenti» attivissimo con 60 post al giorno mentre in altri gruppi Gratteri viene addirittura accusato di essere responsabile dei casi di contagio da covid19 nelle carceri o di qualsiasi altro caso di malattie in qualsiasi carcere italiano: un post dell’11 aprile  scrive «un’altro morto sulla coscienza di Gratteri» la morte di un detenuto a Voghera (l’errore di ortografia non è nostro) e in una condivisione il giudice l’autore scrive «sta rovinando tante famiglie. E spero Iddio la faccia pagare a caro prezzo le ingiustizie da lei commesse», anche in questo caso gli errori di italiano non sono nostri.

Le opinioni sulla situazione delle carceri

Su un gruppo, ad inizio aprile gli allarmi di Gratteri su quanto sta accadendo nelle carceri, sulla necessità di giustizia e sui segnali che le organizzazioni criminali stanno sfruttando l’emergenza sanitaria, sono stati definiti incoscienti, nei commenti sono fioriti gli insulti più diversi: «non a dignità pudore perche già che a scelto quel lavoro a una mentalità malata», «maledetto», «e un vero mostro», «inutile persona», «possa la tua anima marcire all’inferno», «merda», «fango umano», «assasino», «è una merda umana assassino», «se ai arrestato qualcuno devi solo ringraziare a quelle merde dei pentiti», «Gratteri itler 2», «pestarlo di botte», «lota schifoso», «pagherai primo o poi cretino», «gratteri soffre di manie di protagonismo», «sei un cornuto figlio di madre e chissà chi padre scurnacchiat ti deve uscire il male incurabile piezz e curnuton», «ti auguro un coronavirus fulminante …ma vai all inferno Bastardo e che tu possa bruciare per l’eternità», «Esseri così non dovrebbero esistere spero che questo virus gli vada a farhli visita con peggiori aggravamenti», «Questo signore a rovinato la Calabria», «io e lui di fronte ..lo prendo a testate», «Stu scem» a cui un altro utente ha risposto «non e scemo….ma infame:::ce differenza» a cui il primo ha replicato «e un uomo di merda», «e solo un fanatico arrogante», «Prima o poi scoppierà anche lui chissà che destino avrà», «Sei una emerita merda ma i calabresi dove sono x far tacere questo munnizzaru». Questi sono solo alcuni tra gli insulti più diversi, auguri di malattie gravi e morte, li abbiamo riportati integralmente errori compresi.

Sullo stesso gruppo il 2 aprile Catello Maresca è stato definito «un altro compagno di merende di Gratteri», tra i commenti anche qui tanti sono gli insulti al magistrato tra cui «Questo è un altro pezzo di M….», «Che fame», «Ma vai al quel paese stron…», «Merda», «Questo è tutto scemo…. Parla a vanvera.. E non sa quello che dice!! Ed è chiamato anche PM. Sto cretino….», «Per te ci sarà la giustizia divina infame», «Ma chi sei parli così non sei nessuno dio solo può parlare e giudicare tu no ti auguro un corona virus galloponte merda», «Merda spero che il virus ti colpisce al più presto possibile e ci rimani secco», «la vera mafia camorra ecc siete voi STATO di merda dovete fare una brutta fine», «E una.Merda tutti voi attaccati alla poltrona».

Casi che sono solo esempi

Questi sono solo due casi ma bastano poche ore per trovarne anche tanti altri. Post che sconcertano, indignano e inquietano e davanti ai quali con piacere e doverosamente quest’articolo si chiude rinnovando la massima stima e sostegno a grandi uomini delle Istituzioni come Nicola Gratteri e Catello Maresca e tutta la solidarietà e vicinanza possibile di fronte a questi episodi sconcertanti.

Fonte wordnews.it


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Cronaca.