Napoli, in fiamme la casa dell'architetto anti clan Diego Nuzzo nel rione Sanità
Cronaca Campania

Napoli, in fiamme la casa dell'architetto anti clan Diego Nuzzo nel rione Sanità

mercoledì 31 maggio, 2017

NAPOLI, 31 MAGGIO - Ennesimo episodio intimidatorio subito da Diego Nuzzo, scrittore, architetto e critico letterario famoso per la sua attività di denuncia contro la camorra. Ancora una volta a finire del mirino è la sua abitazione nel rione Sanità, a Napoli. La casa di Nuzzo è stata avvolta dalle fiamme nella notte tra lunedì e martedì. [MORE]

A dare l’allarme alcuni condomini e un amico del proprietario, che rincasando ha visto le colonne di fumo dal cortile. Le fiamme sono divampate vicino ai contatori del gas; il rischio, infatti, era che saltasse in aria l’intero edificio.

Secondo polizia e vigili del fuoco l’ipotesi più plausibile è che si sia trattato di un incendio doloso. Qualcuno avrebbe quindi appiccato il fuoco cospargendo di benzina l’ingresso della casa Nuzzo per lanciare un chiaro segnale, l’ennesimo, intimidatorio al proprietario dell’appartamento, che già lo scorso gennaio fu devastato da un incendio dovuto all’esplosione di fuochi d’artificio illegali.

Nuzzo però non si arrende, anzi intende andare avanti con la sua attività di sensibilizzazione contro la camorra: "Per tutti coloro che il primo gennaio hanno gioito – scrive l’uomo su Facebook, brindato, festeggiato per l’incendio che ha devastato casa mia ho due notizie: una buona e una cattiva. Quella buona è che siamo saliti di livello. Dall’incendio “accidentale” di capodanno siamo passati a quello doloso. Stanotte qualcuno ha appiccato il fuoco probabilmente con della benzina alla porta di casa con il rischio di far saltare in aria tutto il palazzo visto che sono andati a fuoco anche i contatori del gas".

"I danni sono ingenti - continua - come sempre quando si tratta di fuoco. Un’intimidazione di chiaro stampo camorristico. Qualcuno non vuole che si ritorni a sorridere, a fare cultura, a stare bene. Qualcuno ritiene che a Discesa Sanità si debba vivere nel terrore e nell’incultura, nella barbarie e nella violenza".

Infine, annuncia la voglia di non arrendersi alle minacce: "La cattiva notizia è invece che nonostante la vostra invidia da buoi castrati, da maiali che sguazzano nel fango senza guardare mai il cielo, da odiatori di professione che riescono a godere solo dei problemi altrui, noi non smetteremo mai di sorridere, di avere entusiasmo, energia, voglia di bellezza, desiderio di condividere, di trasmettere positività. Lo dobbiamo alla vita".

 

Giuseppe Sanzi

(fonte immagine ilmattino.it)


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