PALERMO, 8 SETTEMBRE 2011 - Giorgio Napolitano è intervenuto a un dibattito pubblico presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università di Palermo. Il tema del confronto prende il titolo di «Rifare gli Italiani per stare in Europa» e presente c'è stato anche Gianfranco Pasquino. Il Presidente della Repubblica si è soffermato su diverse questioni che interessano sia il ruolo dell'Italia in Europa sia l'importanza della Carta Costituzionale.[MORE]
«Per restare in Europa è necessario un esame di coscienza collettivo che tocchi anche i comportamenti individuali. O molti italiani capiscono che non viviamo più negli anni Settanta né negli anni Ottanta, che il mondo è cambiato e che noi dobbiamo cambiare le nostre aspettative e i nostri comportamenti o il nostro Paese non avrà la prospettiva che può e deve avere.» Il Presidente evidenzia anche la necessità di aiutare quei paesi con forti debiti pubblici, seggerisce insomma una maggiore coesione europea e più solidarità, non solo tra paesi ma anche tra classi sociali differenti.
Inoltre Napolitino ha parlato delll'importanza della Carta Costituzionale e dell'incoscienza con cui spesso la si richiama o ne si propongono modifiche: «Viviamo in un periodo in cui si discute molto di costituzione economica: ci si sveglia la mattina e si propone la modifica di un articolo della Costituzione. Ci sono molte approssimazioni e improvvisazioni».
Un'altra riflessione va infine al sistema elettorale: «Da tempo sono convinto che sia essenziale una democrazia dell'alternanza. Questa fu la vera spinta che venne fuori negli Anni Novanta, con i cambiamenti della legge elettorale».
Napolitano ancora una volta colpisce nel cuore dei problemi che l'Italia in questa fase storica ed economica molto delicata sta fronteggiando.
Monia Sofia
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