Non sono solo parole!
Fantasticherie del cuore Calabria

Non sono solo parole!

lunedì 18 luglio, 2016

Ci sono delle parole che vanno al di là del loro significato corrente, superano il confine conosciuto. Non capirlo configura l’incapacità soggettiva di indagare oltre lo stesso loro valore etimologico, rischiando alcune volte di perdere il colore e il calore di quanto ascoltato. La stessa Dottrina Sociale della Chiesa ha pensato persino ad un vocabolario con il quale entrare nella “natura prima” di alcuni termini. Ognuno di noi dovrebbe misurarsi meglio con il senso delle parole, ne potrebbe guadagnare la qualità della vita personale e di riflesso quella della comunità di appartenenza. Qualche esempio:[MORE]

Alimentazione: Chiunque si occupi di ricerca o di un ramo produttivo e commerciale deve non solo tenere conto del legittimo profitto, ma anche del bene comune. Un principio questo generale che assume una importanza ancora più grande, se diretto al delicato settore dell’alimentazione. Un investimento o una direttiva commerciale in direzione di una decisone, piuttosto che un’altra, potrebbe influire pesantemente o meno nella battaglia quotidiana di civiltà contro la fame e la cattiva nutrizione nel mondo. L’alimentazione, come l’abitazione, il lavoro, l’educazione e la tutela della libertà religiosa, è un diritto inalienabile dell’uomo. Ruolo importante ha in questo caso la cooperazione internazionale, strumento essenziale per il benessere dell’intera umanità, a tutela soprattutto delle nuove generazioni. Intanto circa 600 milioni di persone nel mondo non hanno abbastanza da man-giare, mentre tre milioni di bambini all’anno muoiono perché denutriti.

Coscienza: L’uomo è un essere unico e irripetibile, capace di autodeterminarsi. È nello stesso tempo intelligente e cosciente, in grado di riflettere su se stesso e pertanto di avere coscienza di sé e dei propri atti. La coscienza è ben sollecitata dall’insegnamento sociale, per consentire ad ognuno di portare a termine i doveri di carità e di giustizia nella vita quotidiana. Un cristiano, come ogni uomo di buona volontà, sa che la verità, riguardo al bene e al male, è riconosciuta dal giudizio della coscienza. Questi spinge chiunque ad assumere la responsabilità del bene o del male compiuto. Potremmo affermare che la coscienza si esprime con atti di giudizio e non con decisioni arbitrarie, capaci perciò di riflettere la verità sul bene. L’esatto contrario di quando la coscienza cerca di liberarsi dalla verità oggettiva, per entrare in una volontà del tutto autonoma e personale. Diritti e desideri non sempre possono incontrarsi, specie se la coscienza si addormenta come spesso oggi accade.

Cultura: Ci troviamo davanti ad un aspetto essenziale della vita umana; il suo scopo è quello di promuovere il pieno sviluppo delle persone che ne fanno parte. Da qui soprattutto il suo carattere etico e l’importanza che le riserva la stessa Chiesa Cattolica. D’altronde i fini essenziali della cultura sono la perfezione integrale della persona e il bene di tutta la società. Quando si parla di cultura non si può non privilegiare, specie se credenti, la sua dimensione etica. La cultura è novità, rinnovamento, al contrario c’è solo sterilità e decadenza. Mai chiudersi in se stessi rifiutando ogni forma di scambio e di confronto intorno alla verità dell’uomo. La Cultura è l’anticamera del bene comune.

Catechesi: È una attività formativa che, all’interno della missione profetica della Chiesa, rappresenta la formazione intellettuale e pratica alla vita cristiana. Non è facile portare avanti una catechesi dai frutti copiosi. Bisogna perciò capire come la sua natura si leghi alla gradualità di un cammino di fede, per non perdere il suo effetto principale. Bisogna perciò sapere che l’esperienza cristiana è attraversata da un dinamismo tipico di una maturazione continua, secondo la vocazione ricevuta da Dio. Una gradualità che non va disattesa, ma che deve raggiungere la persona nelle sue condizioni reali, proponendo obbiettivi capaci di intercettare il ritmo di crescita interiore di che è interessato.

Solo alcuni casi dimostrativi per capire meglio che spesso le parole non sono solo parole!

 

Egidio Chiarella

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