Onu. Renzi: "La Libia è la priorità, Italia pronta a un ruolo guida"
Estero Calabria

Onu. Renzi: "La Libia è la priorità, Italia pronta a un ruolo guida"

mercoledì 30 settembre, 2015

NEW YORK, 30 SETTEMBRE 2015 -In Siria l'unica soluzione è politica, ma ancora la situazione è incerta e l'Italia se ne vuole tenere più alla larga possibile. La priorità per l'Italia è un'altra: la Libia. É questo il concetto che il presidente del Consiglio Matteo Renzi, con il linguaggio meno diretto della diplomazia, ha voluto far arrivare alle altre nazioni nel suo intervento all'Onu di ieri. E infatti, dal podio del Palazzo di vetro, se ha offerto “il suo risoluto supporto” all'iniziatica del presidente Barak Obama contro il terrorismo senza mai andare nello specifico, è stato assai più chiaro quando ha ricordato gli interessi dell'Italia in Nord Africa e i pericoli dell'attuale situazione: “In questo momento un nemico pericoloso, il Daesh, sta alle nostre porte e rischia di affermarsi in Africa partendo dalla Libia”, ha spiegato Renzi.

Insomma, non dimenticare la Libia: “Se il governo libico lo chiederà, un ruolo guida per un meccanismo di assistenza e stabilizzazione con il sostegno della comunità internazionale", ha detto Renzi davanti all'assemblea, candidandosi ad assumere un ruolo guida del contingente Onu che potrebbe essere dispiegato una volta raggiunto l'accordo per il governo di unità nazionale. I libici “non sono soli” perché “l'Italia è pronta a collaborare con un governo di unità nazionale nei settori chiave". [MORE]

L'intenzione di Renzi è quella di lasciare a Francia e Germania l'iniziativa in Siria, dove la situazione è ancora drammatica e l'accordo tra le potenze lontano ma evitare di essere in futuro estromessi dalla leadership nel futuro per la gestione della Libia. Anche perché il futuro della nazione è centrale per un altro fondamentale interesse italiano, la soluzione della crisi migranti, che il premier non si è scordato di affrontare nel suo intervento alle Nazioni Unite.

“Siamo stati i primi a sentire la voce che arrivava dal Mediterraneo. La questione dei migranti non è una questione di numeri, il problema è la paura", ha affermato il Renzi. "Porto in questa assemblea la voce del popolo italiano, un popolo generoso e responsabile che ogni giorno si impegna per salvare centinaia di vite nel Mediterraneo. "L'Europa è nata per abbattere i muri e vedere sorgerne di nuovi" nel cuore del Continente "è intollerabile", ha aggiunto

Poi parlando della delicata questione israelo-palestinese, "non c'è alternativa al dialogo, con l'obiettivo dei due Stati che vivano fianco a fianco in sicurezza". Infine Renzi ha parlato anche della pena di morte, citando l'itervento del Papa al congresso Usa: “Continua l'impegno dell'Italia per la moratoria sulla pena morte alla quale non ci stancheremo mai di lavorare, come sulle risoluzioni contro le mutilazioni genitali femminili e i matrimoni forzati".

Tiziano Rugi


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