Operazione Millennium. Maxi-retata antimafia: rientra in Italia il ricercato arrestato in Spagna
Operazione Millennium: estradato dalla Spagna un affiliato alla ‘ndrangheta ricercato in Italia
Uno dei protagonisti della maxi-retata antimafia è stato catturato all’estero e riportato in Italia
È stato ufficialmente estradato dalla Spagna uno dei soggetti colpiti da misura cautelare nell’ambito della vasta Operazione Millennium, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Reggio Calabria. L'uomo, ritenuto una figura chiave all’interno del sistema criminale sgominato nel corso delle indagini, si trovava all’estero al momento dell’esecuzione dei provvedimenti.
L'intervento dell'Unità I-CAN e la collaborazione internazionale
Determinante per la cattura è stato il rapido intervento dell’Unità I-CAN (Interpol Cooperation Against 'Ndrangheta), articolazione specializzata del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) della Direzione Centrale della Polizia Criminale. Grazie alle informazioni fornite dal Nucleo Investigativo dell’Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria, l’Unità I-CAN ha immediatamente attivato i canali di cooperazione info-operativa con le autorità internazionali.
Una volta localizzato in territorio spagnolo, è stata chiesta la collaborazione della Policía Nacional, in particolare dell’UDYCO Central (Unidad de Droga y Crimen Organizado). L’azione congiunta ha portato all’arresto del ricercato, successivamente estradato in Italia.
L'operazione Millennium: numeri e territori coinvolti
L’estradizione rappresenta un tassello importante di un’operazione imponente, scattata all’alba del 21 maggio 2025 in varie regioni italiane, tra cui:
- Reggio Calabria
- Milano
- Roma
- Bologna
- Torino
- Nuoro
- Catanzaro
- Cosenza
- Vibo Valentia
- Agrigento
- Verona
L’intervento ha visto coinvolti centinaia di militari dell’Arma dei Carabinieri, supportati dal ROS (Raggruppamento Operativo Speciale), dallo Squadrone Eliportato Cacciatori, dal 14° Battaglione Calabria, da unità cinofile, elicotteri, e dalle stesse strutture di cooperazione internazionale come I-CAN.
Una rete criminale articolata in tre mandamenti
L’indagine, avviata nel 2018, si è sviluppata in cinque filoni investigativi, documentando la presenza e l’operatività di alcune delle più importanti cosche della ‘ndrangheta attive nei tre storici mandamenti della provincia di Reggio Calabria:
- Tirrenico
- Jonico
- Centrale
Le accuse mosse agli indagati sono gravissime e comprendono:
- Associazione mafiosa
- Traffico internazionale di stupefacenti
- Estorsione
- Sequestro di persona
- Scambio elettorale politico-mafioso
- Detenzione e porto illegale di armi
Sono state eseguite 97 misure cautelari (81 in carcere e 16 agli arresti domiciliari), oltre al sequestro preventivo di due società ritenute funzionali al riciclaggio e alle attività illecite dell’organizzazione.
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