Pakistan, attacco all'aeroporto di Karachi: 28 morti e 23 feriti
Estero Abruzzo

Pakistan, attacco all'aeroporto di Karachi: 28 morti e 23 feriti

lunedì 9 giugno, 2014

KARACHI (PAKISTAN), 9 GIUGNO 2014 – Sono 28 i morti certi dopo l’attacco sferrato ieri sera da un gruppo di ribelli talebani contro l’Esercito, stanziato nell’aeroporto di Karachi, la principale città del Pakistan. Secondo Express News TV, dopo oltre sei ore di combattimenti, sono rimasti uccisi due civili, nove membri dell’Esercito e dodici ribelli: con la morte di questi ultimi, il portavoce delle forze paramilitari pachistane ha dichiarato concluso l’attacco e la riconsegna dell’aeroporto ai civili entro le 12 ora locale (ore 10 italiana).

Secondo l’Ispr, l’ufficio stampa dell’esercito pakistano, l’attacco sarebbe stato provocato da otto o dieci terroristi armati che sono entrati, grazie a dei documenti falsi, all’interno dell’aeroporto, passando per zona del vecchio terminal, ora adibito ad uffici e magazzini, dove vengono accolti vip e voli cargo. Una volta all’interno è partita la sparatoria, che ha ucciso immediatamente due civili. Il combattimento è seguito anche con l’uso di cariche esplosive, che hanno provocato due forti esplosioni, riprese durante la diretta delle tv locali: nel video, infatti, si vede una nuvola di fumo nero che ha coperto interamente l’aeroporto.

In mattinata, gli uomini dell’esercito avevano dichiarato la fine della sparatoria, ma, poche ore dopo, un altro attacco ha portato al ferimento di un Ranger: messi alle strette i ribelli - che sono stati in seguito uccisi – alle prime ore dell’alba, l’attacco è stato dichiarato concluso. Il calcolo, attualmente, conta 23 feriti e 28 morti complessivi. Il commento del portavoce dei ribelli, Shahidullah Shahid, sull’attacco è stato ‹‹il messaggio che lanciamo al governo indica che siamo ancora vivi e in grado di reagire alle bombe che colpiscono i nostri villaggi››. Attacchi di questo tipo sono stati più volte rivendicati dal gruppo dei talebani e il motivo, in questo caso, sarebbe legato alla volontà di scatenare il panico e attirare l’attenzione dei media e del governo.

Intanto, mentre si consumava il combattimento all’interno dell’hangar aeroportuale, lontano da Karachi, nella regione del Baluchistan, un attentatore kamikaze ha colpito 23 turisti sciiti mentre sostavano in un ristorante dopo un tour religioso in Iran. L’area del Baluchistan è stata spesso zona di conflitto religioso e razziale, tra mussulmani sciiti radicali e sciiti del Pakistan sud-occidentale e, questo, spiega la motivazione interconfessionale dell’attacco.

Erica Benedettelli

[immagine da rsi.ch]

[video da youtube.com]

 

 

[MORE]


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Estero.