Piazza Affari, Resoconto (10/01/14). Il Ftse Mib finisce la settimana in positivo: +0,34%
InfoOggi Economia Lombardia

Piazza Affari, Resoconto (10/01/14). Il Ftse Mib finisce la settimana in positivo: +0,34%

venerdì 10 gennaio, 2014

MILANO, 10 GENNAIO 2013 – L’andamento contrastato di Wall Street - a seguito dei dati sotto le aspettative dell'occupazione americana – frena le borse del Vecchio Continente, anche se riescono a chiudere la settimana finanziaria sopra la parità: il Ftse Mib (+0,34% a 19.569 punti), il Dax 30 (+0,55%), il Cac 40 (+0,6%), il Ftse 100 (+0,73%) e l'Ibex 35 (+0,55%). Torna a salire lo spread tra il Btp e il Bund tedesco che si è portato a 207 punti base dai 200 di ieri, col rendimento sul decennale del Tesoro al 3,91%.

SCENARIO MACROECONOMICO – Una doccia fredda è arrivata dai dati Made in USA, che fanno sorgere dei timori in merito ai possibili effetti che ciò potrebbe scatenare sul tapering, se si proseguisse su questa lunghezza d’onda. Nello specifico, gli occupati del mese di dicembre nei settori non agricoli sono cresciuti solo di 74 mila unità, ben lontano dall'aumento di 196 mila unità stimato dagli economisti. Va meglio sul fronte del tasso di disoccupazione - ai minimi dal 2008 - al 6,7% , rispetto al 7% di novembre. [MORE]Spostandoci nell’Eurozona, in lieve crescita il Prodotto interno lordo (+0,1%) nel penultimo trimestre del 2013 a causa della frenata della domanda mondiale. Inoltre, gli economisti si aspettano che l’attività economica acceleri moderatamente (0,2% nel quarto trimestre 2013 e nel primo trimestre del nuovo anno, 0,3% in nel secondo trimestre 2014). Ad affermarlo, uno studio congiunto "Euro-zone economic outlook" di Istat, Ifo e Insee (istituti di ricerca di Italia, Germania e Francia), che puntualizza: «Tuttavia l’orientamento ancora restrittivo della politica fiscale in molti Stati membri le condizioni stagnanti del mercato del lavoro e la conseguente bassa dinamica del reddito disponibile determineranno una persistente debolezza dei consumi delle famiglie», proseguendo: «Uno scenario di maggiore crescita economica potrebbe manifestarsi in caso di aumento superiore alle attese degli investimenti privati dovuto al miglioramento delle condizioni di accesso al credito. La stagnazione dei consumi privati a causa della debolezza del mercato del lavoro e un rallentamento della domanda delle economie emergenti costituiscono i principali rischi al ribasso delle previsioni».

PIAZZA AFFARI – Lo spread in salita si è fatto sentire sul comparto dei bancari. Maglia nera per Bpm (-2,28% a 0,4974 euro). Banco Popolare (-0,49%), Mps (-1,68%), Mediobanca (-1,3%), Intesa Sanpaolo (-1,7%) e Unicredit (-0,08%). In controtendenza Bper e Ubi Banca hanno guadagnato rispettivamente lo 0,65% e l'1,23%. Maglia rosa, sul paniere principale, Mediolanum (+4,96% a 6,665 euro). Bene Azimut (+1,22% a 20,79 euro), Banca Generali (+5,56% a 24,3 euro), Prysmian (+2,1% a 18,45 euro), Enel (+1,55% a 3,27 euro). Riprendono un po’ del terreno perso negli scorsi giorni, alcuni dei titoli del comparto del lusso: Luxottica (+1,98% a 38,19 euro) e su Tod's (+2,03% a 110,6 euro). Sotto la parità Fiat (-0,59% a 6,71 euro). Negativi Yoox (-2,7% a 31,34 euro) e Brunello Cucinelli (-2,43% a 23,24 euro) Salvatore Ferragamo (-0,85% a 24,49 euro).
 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
InfoOggi Economia.