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Piazza Affari, Resoconto della giornata (03/12/13). Un'altra seduta in rosso: Ftse Mib a -1,95%

Rosy Merola
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Piazza Affari, Resoconto della giornata (03/12/13). Un'altra seduta in rosso: Ftse Mib a -1,95%
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MILANO, 03 DICEMBRE 2013 – Continua la serie di sedute negative per Piazza Affari, che chiude con il Ftse Mib a -1,95% a 18.366 punti. Segno rosso anche per le altre Borse del Vecchio Continente: l'Ibex termina gli scambi a -1,44%, il Dax (-1,9%), il Cac 40 (-2,65%) e il Ftse 100 (-0,95%). Al momento della scrittura, viaggia in negativo anche Wall Street. Per quanto riguarda lo spread tra il Btp e il Bund tedesco, oggi ha chiuso in lieve rialzo a 237 punti base, col tasso sul decennale al 4,08%.

SGUARDO MACROECONOMICO – In Italia, a tener banco, il monito da parte dell’Ue al nostro Paese, attraverso il Commissario Ue per l'economia, Olli Rehn: «Non state rispettando l'obiettivo. Ora privatizzazioni e spending review», aggiungendo: «L’Italia deve rispettare un certo ritmo di riduzione del debito e non lo sta rispettando. Per farlo, lo sforzo strutturale avrebbe dovuto essere pari a mezzo punto e del pil e invece è solo dello 0,1%. Quindi, l'Italia non ha margini di manovra e non potrà invocare la clausola di flessibilità per gli investimenti». [MORE]

In serata, è arrivata la replica decisa di Enrico Letta: «Le annunciate privatizzazioni e la spending review vanno fatte ed è esattamente quello che faremo. Le abbiamo annunciate e le faremo: sono capitolo fondamentale dell' azione di governo». Il premier ha proseguito l’affondo affermando: «Olli Rehn da commissario Ue deve essere garante dei Trattati europei e lì la parola scetticismo non c'è: quindi non può permettersi di esprimere un concetto di scetticismo a proposito dell'Italia, deve parlare di stabilità, equilibro finanziario. Noi siamo sulla linea giusta del giusto equilibrio dei conti in ordine e una ripresa che non va soffocata». Infine, Letta conclude: «L'Italia è un Paese serio. E' finita la crescita del debito che è andata avanti per anni e cominceremo dal 2014 la discesa del debito, sia attraverso le privatizzazioni, sia attraverso la legge di stabilità in via di approvazione. Al commissario dico che i nostri conti sono in ordine e solo l'Italia e la Germania hanno da tre anni il Pil sotto il 3%».

PIAZZA AFFARI – Tra i titoli che hanno contribuito a tirare in basso il paniere principale: Buzzi Unicem (-3,61% a 12 euro), Prysmian (-3,35% a 18,17 euro), Cnh Industrial (-3,87% a 7,94 euro). Male Telecom Italia (-2,21% a 0,6845 euro), Finmeccanica (-3,16% a 5,055 euro), Fiat (-2,37% a 5,57 euro). In rosso anche i bancari: Mediobanca -2,49%, Bpm -2,17%, Banco Popolare -1,53%, Bper -1,66%, Unicredit -1,8%, Intesa Sanpaolo -2,49%, Ubi Banca -1,71% e Mps -0,87%. Chiudono sopra la parità: Autogrill (+0,16% a 6,1 euro), Ansaldo Sts (+0,19% a 7,87 euro), Terna (0,52% a 3,508 euro) e Parmalat (+0,08% a 2,462 euro).

Rosy Merola
 


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Scritto da Rosy Merola

Giornalista di InfoOggi

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