Piazza Affari, Resoconto della giornata (10/06/2013)
MILANO, 10 GIUGNO 2013 – La settimana finanziaria per Piazza Affari comincia all’insegna del rosso: il Ftse Mib ha archiviato la seduta in flessione dello 0,81% a 16.556 punti. A condizionare la Borsa milanese, il dato sul calo della produzione industriale italiana (-0,3% rispetto a marzo e -4,6% su base annua) diffuso in mattinata dall’Istat.Lo spread tra Btp-Bund tedesco ha chiuso in lieve aumento a 269 punti base , con il rendimento del decennale italiano salito al 4,29%. Sottotono anche le borse europee, che hanno chiuso sotto la parità, ad eccezione del Dax 30 (+0,64% a 8.307 punti): il Cac 40 (-0,21% a 3.864 punti), il Ftse 100 (-0,18% a 6.400 punt)i e l'Ibex 35 (-0,47% a 8.227 punti).
A deludere le Piazze europee, i dati macroeconomici cinesi, i quali hanno evidenziato un deficit della bilancia commerciale pari a 20,43 miliardi di dollari, mentre la stima era a +17,6 miliardi. Inoltre, le esportazioni sono aumentate solo dell'1% annuo, in contrazione rispetto ad aprile (+14,7%) e sotto il consenso (+5,6%). [MORE]
A Milano, l’indice principale è stato tirato giù soprattutto dai bancari: Bper ha chiuso in netto calo a -4,39%, lo segue a ruota Mps (-4,67%), Bpm (-4,17%), Ubi Banca (-3,41%), Intesa Sanpaolo (-2,92%), Mediobanca (-1,57%), Unicredit (-1,87%) e Banco Popolare (-0,28%). Male anche Fiat (-4,67% a 5,815 euro) e Telecom Italia (-4,48% a 0,5545 euro). Di misura sotto la parità anche Eni (-0,4% a 17,23 euro). In controtendenza, Fonsai (+3,24%), Unipol (+0,45%), Milano Assicurazioni (+3,29%), Pirelli (+2,34% a 9,19 euro) e Acea (+1,61% a 6,325 euro), che festeggia così l’elezione di Ignazio Marino come sindaco di Roma.
Rosy Merola
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