Piazza Affari, Resoconto della giornata  (19/09/13). Borse Ue bene dopo Fed: Ftse Mib +1,43%
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Piazza Affari, Resoconto della giornata (19/09/13). Borse Ue bene dopo Fed: Ftse Mib +1,43%

giovedì 19 settembre, 2013

MILANO, 19 SETTEMBRE 2013 – Dopo che, ieri sera, il Fomc, ha comunicato la sua decisione di non interrompere il tapering, i listini europei tirano un sospiro di sollievo, archiviando la seduta in progresso. A Milano, il Ftse Mib registra un aumento dell'1,43% a 18.059 punti. In Europa: Cac 40 +0,85%, Dax 30 +0,67%, Ftse 100 +1,01%, Ibex 35 +1,01%. Euforiche anche le Borse dell’area Asia-Pacifico: Tokyo ha concluso gli scambi in netto avanzo a +1,8%, con l'indice Nikkei ai massimi infraday di 14.766,18 punti, portandosi ai livelli più alti degli ultimi due mesi. Bene anche Hong Kong (+1,5%), Mumbai (+2,6%) e Bangkok sale di oltre tre punti, Sidney (+1,1%). Seul chiusa per festività. Chi invece sembra essere tornata con i piedi per terra – dopo il sussulto di ieri – è Wall Street che – al momento della scrittura – vede il Dow Jones in flessione a -0,21% a 15.644 punti base e il Nasdaq di poco sopra la parità a +0,07% a 3.786 punti.

SGUARDO MACROECONOMICO – Oggi, per l’Italia è arrivato un nuovo monito da parte della Ue: «Un deficit al 3,1% è diverso da un deficit al 3%, e se domani l'aggiornamento delle stime del Def confermerà il 3,1% serviranno misure per riportarlo al 3%». A tal riguardo, il ministro dello Sviluppo economico Flavio Zanonato ha rassicurato: «Il rapporto deficit/pil per l'Italia non è arrivato al 3,1%, ma siamo di poco sotto il 3% e non sforeremo questa cifra, resteremo all'interno. Bisogna finirla di dare soltanto le notizie negative - ha aggiunto il ministro - esistono anche quelle positive, come quella che noi siamo usciti dalla procedura di infrazione». Intanto, il premier Letta presentando “Destinazione Italia”, piano di attrazione degli investimenti, ha sottolineando che: «Il nostro Paese non ha paura della globalizzazione, anzi vogliamo stare in questo sistema, con un modello che non è né l’outlet, in cui si svende tutto a poco prezzo, né forte Apache, in cui si difende con le unghie e coi denti tutto ciò che è italiano». Restando nell’Eurozona, l'Irlanda – secondo l'Ufficio centrale di statistica – è uscita dalla recessione e nel secondo trimestre 2013 il Pil ha registrato una crescita dello 0,4% dopo il -0,6% del trimestre precedente. Spostandoci negli Stati Uniti, la Federal Reserve di Philadelphia ha reso noto che il proprio Indice, che monitora l'andamento dell'attivita' manifatturiera dell'area di Philadelphia, è aumento nel mese di settembre a +22,3 punti dai +9,3 punti di agosto, sorprendendo le attese degli analisti che avevano stimato un aumento dell'indice di 10 punti. Sul fronte lavoro, le richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana conclusasi il 13 settembre si sono fermate a 309 mila unità, al di sotto delle attese degli analisti (pari a 330 mila unità) ma in aumento rispetto al dato rilevato la settimana precedente (294 mila unità), ovverosia 2,787 milioni di persone, inferiore ai 2,900 milioni attesi.

PIAZZA AFFARI – Flette oggi lo spread Btp/Bund tedesco che si attesta a 236,5 punti base, con il tasso sul decennale italiano si attesta sul 4,28%. Sul Ftse Mib, festeggiano la Fed i titoli del comparto bancario: Intesa Sanpaolo +3,65%,Unicredit +2,66%, Bpm +2,23%, Banco Popolare +1,83%, Bper +1,05% e Ubi Banca+1,06%. Solo Mps chiude di un soffio sotto la parità (-0,1% a 0,2093 euro). Buona la performance di Azimut (+3,57% a 16,81 euro), Tenaris (+3,65% a 18,44 euro), Prysmian (+2,3% a 18,27 euro). Bene anche Enel (+2,01% a 2,846 euro), che oggi il gruppo - attraverso la controllata Enel Trade - ha siglato un accordo della durata di 25 anni con il Consorzio Shah Deniz in Azerbaigian. per l'acquisto di quota del gas che sarà prodotto dal campo di Shah Deniz - Fase 2 e che poi verrà trasportato in Italia attraverso il gasdotto TAP (Trans- Adriatic Pipeline). In flessione, Ansaldo Sts (-1,43% a 6,9 euro) e Mediaset (-1,34% a 3,232 euro).

CAMBI - L'euro ha archiviato la seduta sopra quota 1,3536 dollari e con un cambio Euro/yen a 134,57, a seguito delle affermazioni del presidente della Bank Of Japan, Haruhiko Kuroda, che si continuerà con la politica monetaria di all'allentamento finché i prezzi non saranno stabili.

Rosy Merola [MORE]
 


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