Primo utilizzo in campo medico in Italia dei Google Glass
"La spir@le della conoscenza" Lombardia

Primo utilizzo in campo medico in Italia dei Google Glass

giovedì 17 aprile, 2014

MILANO, 17 APRILE 2014 - Sono stati utilizzati per la prima volta in Italia presso la clinica Humanitas di Rozzano, vicino a Milano, con un primo test che porta gli occhiali di Mountain View a far parte della strumentazione utilizzata durante i corsi di emodinamica e cardiologia interventistica organizzati mensilmente dalla clinica. La responsabile dell’unità e del corso Patrizia Presbitero ha indossato le lenti per consentire agli specializzandi presenti in un’aula separata di seguire l’operazione dal punto di vista del medico che la sta effettuando.[MORE]

Gli occhiali, come la stessa dottoressa Presbitero ha dichiarato, sono molto leggeri enon disturbano la visuale, durante gli interventi in sala operatoria, in quanto il piccolo visore è posizionato in alto a destra. I Glas, in maniera quasi avveniristica, possono diventare una fonte di informazioni in tempo reale: nel caso dell’anestesista, ad esempio, si possono riprodurre sul visore i dati sulla saturimetria, sul ritmo della frequenza cardiaca o sulle funzioni respiratorie; allo stesso tempo, il chirurgo potrebbe invece beneficiare di immagini radiologiche o della possibilità di di “consultare Internet” nel corso di un’operazione o di collegarsi con colleghi situati altrove per ricevere eventuali “pareri in tempo reale”. In tal senso, il primo problema da porsi è proprio quello della connessione. Nel caso in esame, sono stati fatti i test con la direzione sanitaria per l’utilizzo della connessione wi-fi in quella che di fatto era una sala operatori semplificata con meno strumentazioni mediche rispetto a quelle normali” Guardando a uno sfruttamento futuro più massiccio della soluzione bisognerà sicuramente fare le dovute verifiche sulle interferenze con le altre linee, maggiore è la quantità di tecnologia utilizzata maggiore è la possibilità che si verifichino problemi di questo genere. Altra questione su cui si dovrà lavorare è quello della riservatezza dei dati sensibili veicolati tramite le lenti e la connessione, infatti, partendo da una buona policy aziendale non dovrebbe essere troppo complicato adattare questa nuova possibilità alle leggi che tutelano la privacy.

Di sicuro, comunque, è che in atto una vera e propria rivoluzione in sala operatoria: gli occhiali si usano senza mani, non disturbano la visuale del campo operatorio e rispondono a semplici comandi vocali, o impartiti toccando le stanghette. E queste informazioni, fruibili con immediatezza – concludono gli esperti – permettono al chirurgo di prendere decisioni più tempestive, mentre la modalità di interrogazione vocale evita di contaminare la scena operatoria.

Rosangela Muscetta [www.economia-conoscenza-itc-km.blogspot.t]
 


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