RAR, buona la prima! Report e fotogallery
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RAR, buona la prima! Report e fotogallery

giovedì 22 gennaio, 2015

VITERBO, 22 GENNAIO 2015 - Partecipare alla "prima" di un evento è sempre una cosa assai gradita e stimolante, ma allo stesso tempo piena di interrogativi e incertezze. Venerdì 16 gennaio si è svolto a Roma il primo concerto organizzato da RAR, una nuova rassegna di musica dal vivo che si pone come obiettivo di riportare la musica nei grandi club ad un prezzo accessibile.

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L'evento, inzialmente, era stato programmato al Piper Club ma i gestori del locale pochi giorni prima ne hanno dichiarato l'indisponibilità, ed è stata annunciata come nuova location l'Alien, una discoteca con un impianto non adatto per un concerto. Per quanto riguarda la line up, invece, si parla di un opening act affidato a Jacopo Ratini, un after show nelle mani e nei vinili di Dj Luzy L e di ben tre band: i Madafunk, i So Does Your Mother e Johnny Mox accompagnato dai Gazebo Penguins. Quindi anche se la location non promette bene, sarà sicuramente il live ad aggiustare la serata!

L'arduo compito di rompere il ghiaccio dopo il ritardo, anch'esso non imputabile all'organizzazione, e di battezzare il palco tocca a Jacopo Ratini ed alla sua chitarra acustica. Il cantautore, con alle spalle due dischi ed una partecipazione a Sanremo, suona pochi ed apprezzabili pezzi, iniziando a gettare le basi per una gradevole serata.

Ad i Madafunk, invece, il compito di iniziare a smovere il pubblico che man mano sta riempiendo la sala. Il ritmo funk fa ballare dapprima solo chi è sotto il palco, ma poi coinvolge la gran parte delle persone presenti. Il giovanissimo quartetto romano vanta un Ep e sul palco dà dimostrazione di avere la giusta attitudine, una buona tecnica. Da evidenziare soprattutto la capacità di riuscire a mescolare il ritmo del funk con la durezza del rock e qualche rappata nelle strofe senza strafare o cadere nella consuetudine.

A questo punto l'affluenza è al suo massimo, si conteranno sull'ordine delle quattrocento persone, e la partecipazione dei presenti fa quasi meravigliare. Una buona motivazione di ciò sono i So Does Your Mother! Nove persone che su un palchetto danno vita ad un grande spettacolo con il loro progressive rock, che spesso ricorda piacevolmente i King Crimson, con innesti a volte psichedelici o a volte jazzistici oppure funk, volgendo un po' l'orecchio anche verso suoni elettronici. Un mix che risulta vincente a giudicare dalla risposta della platea. Il gruppo romano, oltre ai propri brani, esegue anche varie cover da Frank Zappa a Cher. L'approccio molto ironico, gli permette di interagire con chi sta immediamente sotto il palco ed a grande richiesta vengono concessi anche un paio di bis. Inoltre vengono menzionati e supportati i ragazzi di GengisVan che stanno portando avanti una raccolta fondi per un viaggio di beneficenza in Mongolia.

La rassegna si chiude con Johnny Mox e la sua backline band che, dopo solo un mese, fanno di nuovo tappa a Roma. Inizialmente solo, il musicista trentino stupisce immediatamente i presenti, che intanto si sono dimezzati, con il looping del suo beatbox. Dopo il suo consueto e tagliente seminario su quest'arte si apprestano a salire sul palco anche i Gazebo Penguins per dare vita alla parte più violenta della performance.

In conclusione, quattro ore di musica live e quattrocento persone che ne hanno potuto fruire ad un costo esiguo ed un'organizzazione che, nonostante le difficoltà incontrate, ha portato a casa un buon risultato. Complimenti per l'idea e buona fortuna a RAR!

 

 

Federico Laratta

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