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Riordino Province, il Csm approva il decreto. Ecco la nuova mappa

Giovanni Gaeta
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Riordino Province, il Csm approva il decreto. Ecco la nuova mappa
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ROMA, 31 OTTOBRE - Passo importante per il futuro delle province italiane. Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che riforma l’assetto provinciale italiano: a darne notizia è stato il Ministero della Funzione Pubblica, tramite Twitter, e la conferma è arrivata da Filippo Patroni Griffi (nella foto), ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione.

«È un processo irreversibile, di tipo ordinamentale e strutturale, nella logica avviata con la spending review» e delinea «province completamente nuove per dimensioni e funzioni» ha spiegato Patroni Griffi. Il ministro ha confermato che il decreto prevede la diminuzione delle province da 86 a 51, comprese le città metropolitane, e che per adesso le Province delle Regioni a statuto speciale rimangono escluse dal riordino: «Ce ne occuperemo in seguito» ha dichiarato il ministro «visto che la legge sulla spending concedeva a queste realtà 6 mesi di tempo in più. La Sardegna, comunque, ha già provveduto».[MORE]

La riforma delle Province sarà attiva a partire dal 2014, mentre già a novembre 2013 si terranno le elezioni per decidere i nuovi vertici. Dal prossimo primo gennaio verranno meno le giunte provinciali e nella fase di transizione sarà possibile per il presidente delegare non più di tre consiglieri, almeno finché il sistema non andrà a regime nel 2014. Ad ogni modo, nella fase di transizione il riassetto non prevede la nomina di commissari, il cui intervento verrà autorizzato solo in caso di inadempimento.

Il presidente dell'Unione province italiane, Giuseppe Castiglione, è soddisfatto a metà: intervistato da Repubblica, Castiglione ha approvato la riorganizzazione, ma ha contestato «le fusioni innaturali e l'abolizione della Giunta, sostituita da tre consiglieri delegati».

LA NUOVA MAPPA DELLE PROVINCIE

PIEMONTE: Torino, Cuneo, Asti-Alessandria, Novara-Verbano-Cusio-Ossola, Biella-Vercelli.
LIGURIA: Imperia-Savona, Genova, La Spezia.
LOMBARDIA: Milano-Monza-Brianza, Brescia, Mantova-Cremona-Lodi, Varese-Como-Lecco, Sondrio, Bergamo, Pavia.
VENETO: Verona-Rovigo, Vicenza, Padova-Treviso, Belluno, Venezia.
EMILIA ROMAGNA: Piacenza-Parma; Reggio Emilia-Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna-Forlì-Cesena-Rimini.
TOSCANA: Firenze-Pistoia-Prato, Arezzo, Siena-Grosseto, Massa Carrara-Lucca-Pisa-Livorno.
MARCHE: Ancona, Pesaro-Urbino, Macerata-Fermo-Ascoli Piceno.
UMBRIA: Perugia-Terni. - LAZIO: Roma, Viterbo-Rieti, Latina-Frosinone.
ABRUZZO: L'Aquila-Teramo, Pescara-Chieti.
MOLISE: Campobasso-Isernia.
CAMPANIA: Napoli, Caserta, Benevento-Avellino, Salerno.
PUGLIA: Bari, Foggia-Andria-Barletta-Trani, Taranto-Brindisi, Lecce.
BASILICATA: Potenza-Matera.
CALABRIA: Cosenza, Crotone-Catanzaro-Vibo Valentia, Reggio Calabria.

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Giovanni Gaeta


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Scritto da Giovanni Gaeta

Giornalista di InfoOggi

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