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ROMA, 29 SETTEMBRE 2011 - Il portavoce del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini è ufficialmente fuori. Massimo Zennaro oggi ha reso nota "la sua decisione irrevocabile" di uscire dagli impegni istituzionali e del suo ruolo all'interno del governo, senza però entrare nel merito dei particolari nè dare spiegazioni precise.[MORE]
Questo colpo arriva dopo la gaffe sul ribattezzato "tunnel Gelmini", l'ormai famoso commento del ministro al comunicato 1 sull'esperimento del Cern 2 per il superamento della velocità della luce di venerdì scorso in cui si faceva riferimento ad un fantomatico "tunnel" tra i laboratori svizzeri del Cern ed il laboratorio del Gran Sasso, all'interno del quale si sarebbe svolto l'esperimento.
Il braccio destro della Gelmini, padovano classe 1973, era alla guida della comunicazione del ministero dell'Istruzione, università e ricerca dal 2008. Ora continuerà a svolgere l'incarico di direttore generale del Miur, senza avere più contatti con gli organi governativi.
Non è la prima volta però che Zennaro si trova a fianco del ministro dopo un commento che suscita polemiche. Anche dopo un'apparizione a Ballarò, lo scorso aprile, il ministro si era trovato in difficoltà di fronte alla contestazione di alcuni dati economici da parte di Enrico Letta. Dietro di lei appariva terreo il suo direttore-portavoce.
"Le dimissioni del portavoce del ministro Gelmini sono un atto dovuto" commenta la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni. "Appare però quantomeno stupefacente - ha aggiunto - che Zennaro manterrà l'incarico di che ricopre dal 2009 per designazione del ministro Gelmini. Già a suo tempo criticammo questa nomina per l'assenza del profilo culturale e professionale di Zennaro. Oggi la sua permanenza diviene oltreché incomprensibile, insopportabile".
Caterina Gatti
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