BARI, 25 GIUGNO 2014 - Prima di lasciare il ruolo di assessore regionale alla salute per quello europeo (lasciando così il posto a Pentassuglia), Elena Gentile ha inserito il provvedimento per la vaccinazione gratuita obbligatoria in Puglia contro la meningite (nota nel gergo tecnico come Meningococco B.
Le dosi saranno tre prima del compimento dell'anno di vita e una subito dopo. La soluzione arriva (dopo la stessa scelta effettuata in Basilicata) seguendo le statistiche. In Puglia la meningite colpisce gravemente dieci persone all'anno: nella casistica, un paziente su cinque muore, mentre per gli altri la meningite rischia di causare serie disabilità.[MORE]
Il vaccino viene proposto come ottima idea anche nelle altre Regioni italiane: l'Emilia-Romagna starebbe pensando di adottare il sistema, mentre in Toscana si dichiarano favorevoli alla terapia. Lazio e Sardegna non hanno ancora un sistema regionale che garantisca la vaccinazione, ma alcune Asl si muovono in tal senso.
La meningite si caratterizza per l'assenza di sintomi. I soggetti più a rischio sono le persone dai 14 ai 25 anni, perché frequentano luoghi chiusi, che, accanto a una scarsa igiene, possono favorire l'insorgere della malattia. In più, alcune persone sono portatrici sane e non lo sanno. Di tutti i portatori, "solo" l'1% contrae la malattia, ma la diffusione per via aerea la rende molto pericolosa, tanto da far pensare al vaccino.
Questo viene somministrato nei bambini molto piccoli, perché questi non hanno ancora il sistema immunitario abbastanza sviluppato per far fronte alla malattia senza vaccino.
Fonte: Corriere.it
Annarita Faggioni
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