Appalti truccati Anas, 10 arresti per corruzione. In manette anche l'ex sottosegretario Meduri
Cronaca Lazio

Appalti truccati Anas, 10 arresti per corruzione. In manette anche l'ex sottosegretario Meduri

giovedì 22 ottobre, 2015

ROMA, 22 OTTOBRE 2015 - Terremoto giudiziario all'Anas. All'alba di oggi, in un blitz della Guardia di Finanza del Comando provinciale di Roma, sono state arrestate dieci persone su ordine del Gip del Tribunale di Roma. Circa 100 le perquisizioni in undici regioni diverse e oltre trecento finanzieri impegnati nell’operazione ‘Dama nera’. La 'dama nera' al vertice della "cellula criminale" che operava all'interno dell'azienda, secondo gli investigatori sarebbe Antonella Accroglianò, il dirigente responsabile del coordinamento tecnico amministrativo di Anas. Nella casa della madre gli uomini della guardia di finanza hanno sequestrato 70 mila euro in contanti e gioielli. [MORE]

In manette anche l'ex sottosegretario Luigi Giuseppe Meduri, membro dell'assemblea nazionale del Pd, già presidente della Regione Calabria dal gennaio 1999 all'aprile del 2000 e dal maggio 2006 al maggio 2008 sottosegretario al ministero delle Infrastrutture del governo Prodi, con Di Pietro ministro.  Tra gli altri arrestati, 5 dirigenti e funzionari dell'Anas della Direzione Generale di Roma, 3 imprenditori titolari di aziende appaltatrici di primarie opere pubbliche e un avvocato. 

Le ipotesi di reato contestate a vario titolo sarebbero associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e voto di scambio. Il provvedimento cautelare 'Dama nera' è stato emesso sulla scorta degli elementi acquisiti nel corso delle indagini condotte dalle Fiamme Gialle del Nucleo di polizia tributaria di Roma, coordinate dalla procura della capitale. "Un sistema collaudato, tutt'altro che episodico", lo descrivono gli uomini delle Fiamme Gialle: in Anas c'era una vera e propria "cellula criminale" che aveva un "diffuso rapporto di connivenza in tutta Italia" e che utilizzata, come nei contesti mafiosi, dei pizzini per scambiarsi le informazioni tra gli imprenditori ed i funzionari pubblici corrotti, "in modo da non lasciare traccia di quelli che erano gli accordi corruttivi".

L'ex sottosegretario Luigi Meduri, invece, nella ricostruzione fatta dagli investigatori, era "un oscuro faccendiere" e interfaccia politica di Antonella Accroglianò. Meduri da un lato si sarebbe adoperato per mettere a disposizione il suo pacchetto di voti a favore del fratello della 'Dama nera', candidato alla regione Calabria nelle liste dell'Udc, e dall'altro si sarebbe dato da fare per fargli ottenere un importante incarico all'interno di una società partecipata della Regione, sempre dietro richiesta della Accroglianò dopo il fallimento del fratello alle elezioni.

In cambio, sostengono la Guardia di Finanza e la procura di Roma, l'ex sottosegretario avrebbe chiesto l'assunzione e la riconferma in Anas di due geometri a lui vicini. Meduri, inoltre, avrebbe fatto da intermediario tra la stessa Accroglianò e due imprenditori catanesi - Concetto Bosco Lo Giudice e Francesco Costanzo - che avrebbero ritardato il pagamento di una tangente. La mazzetta sarebbe relativa alla vicenda che ruota attorno all'appalto da 145 milioni per la realizzazione della cosiddetta 'Variante di Morbegno', in Lombardia.

L'Anas ha fatto sapere di collaborare "alle indagini della Guardia di Finanza, dando il massimo supporto anche in qualità di parte offesa dai fatti oggetto di indagine, accaduti negli anni passati". Il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, ha espresso “piena fiducia nel lavoro della Procura di Roma, con l'auspicio che possa arrivare velocemente a fare chiarezza sui fatti ed aiutare il vertice dell'Azienda a voltare pagina”. L’azienda si costituirà in giudizio quale parte offesa. 

Tiziano Rugi


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