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CATANZARO, 12 DIC - Nozze d’argento per l’Associazione “Tribunale per la difesa dei Diritti del Minore ” che ha voluto festeggiare il venticinquesimo anno di attività dedicando l’evento a Maurizio Rossi che ha ricoperto il ruolo di Presidente per lungo tempo, lasciando prematuramente il timone dell’ente associativo al Dott. Giuseppe La Gamba.[MORE]
I lavori hanno avuto inizio giorno 10 dicembre 2010 presso la sala del consiglio provinciale di Catanzaro che ha visto attorno al suo tavolo alternarsi gli interventi di autorevoli personalità.
Gli argomenti trattati sono stati di diversa natura, ma tutti incentrati sulla difesa e sui diritti del minore con un unico scopo comune, “risvegliare il villaggio” ovvero rendere la comunità catanzarese più sensibile alle innumerevoli problematiche che coinvolgono bambini ed adolescenti.
Tra gli argomenti più caldi, i pericoli in cui incorrono giornalmente i più giovani, non solo per strada, ma anche a casa stando semplicemente davanti alla TV o navigando in Internet. Attività, queste, apparentemente innocue, ma che celano, per chi si sta affacciando appena alla vita, pericoli inimmaginabili. Al riguardo, è stata portata all’attenzione dei numerosi intervenuti, la mancanza di socializzazione che alberga negli animi dei giovani e che li rende più deboli nei riguardi delle trappole che la vita tende. Si è discusso di una città a misura di bambino che dovrebbe diminuire i pericoli, per permettere loro di imparare a muoversi liberamente.
È stata messa in luce anche la situazione che vivono i minori in affido la cui accoglienza è demandata a strutture che dovrebbero ricordare la famiglia e che invece, in seguito ad una ricerca condotta dalla UNICAL, sono risultate essere neo-istituzionalizzanti.
L’incontro non ha mancato di affrontare la tematica dei disagi dei ragazzi più adulti che lamentano a gran voce di vivere in una città quasi priva di stimoli, in una città che li ha dimenticati, che non si preoccupa dei giovani, la parte vivente, il cuore del capoluogo, il motore d’avvio del domani. Le loro richieste sono semplici, occupare uno spazio all’interno della società catanzarese, essere visti e non semplicemente guardati.
Molti i progetti già attuati e quelli in via di realizzazione, ma tante anche le proposte. L’ospedale “Pugliese-Ciaccio”, infatti, è promotore di alcune iniziative che hanno posto al centro dell’attenzione i più piccoli. È stato attivato ad esempio al suo interno il progetto “ospedale allegro” che si occupa dei bambini ricoverati con patologie più o meno gravi e molti altri.
In realtà, come ha evidenziato la dottoressa Lina Pingitore, responsabile dell’ufficio minori della Questura di Catanzaro, il vero problema sono gli adolescenti che si trovano, loro malgrado, ad affrontare situazioni di profondo disagio, dettate anche dal contesto in cui sono costretti a vivere. Spesso sono anche le istituzioni, assenti al convegno, a non aiutare, poiché preferiscono arroccarsi nei palazzi del potere, dimenticando con troppa facilità le problematiche reali che derivano da una scarsa attività di prevenzione, intervenendo, sui problemi che angosciano questa fascia di popolazione, sovente in ritardo. Tanti, infatti, gli adolescenti che si rifugiano nell’alcool e nella droga, sperando di trovare così una soluzione alla noia che li affligge, condizioni queste ultime che non fanno altro che aggravare la visione distorta che hanno della realtà in cui vivono.
I lavori si sono conclusi nella giornata di ieri, presso l’auditorium “Casalinuovo”, con una manifestazione dedicata a Maurizio Rossi e con la presentazione di due importanti progetti “Incontri in … Bottega ” e “RACCONT-ARTI Catanzaro. La città che vivo e quella che vorrei”. Durante la kermesse sono stati consegnati i premi di studio “Il sapere e i giovani” agli studenti più meritevoli di alcuni istituti.
Emiliana Varano
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