Cgia, Debiti Pa: «Un'impresa su tre chiude perché lo Stato non paga i debiti»
Economia Lombardia

Cgia, Debiti Pa: «Un'impresa su tre chiude perché lo Stato non paga i debiti»

sabato 13 luglio, 2013

MILANO, 13 LUGLIO 2013 – In base alle stime effettuate dalla la Cgia di Mestre: «Tra il 2008 ed il 2012 sono più che raddoppiati (+114%, pari a oltre 15.000 imprese) i fallimenti delle imprese vittime dei ritardi o dei mancati pagamenti da parte dei committenti pubblici e privati». Inoltre, secondo quanto sostiene il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi: «È verosimile ritenere che i debiti della Pubblica amministrazione italiana nei confronti delle imprese ammontino a circa 120 miliardi di euro».

In sostanza, i calcoli della Cgia fanno emergere un ammontare dei debiti della PA superiore rispetto ai dati forniti da Banca d'Italia, secondo cui ammonterebbero a 91 miliardi di euro. [MORE]

Per Bortolussi: «Si tratta di una foto scattata il 31-12-2011, ovvero più di un anno e mezzo fa - sottolinea Giuseppe nella quale non sono comprese le aziende con meno di 20 addetti che, ricordo, costituiscono il 98% del totale delle imprese italiane. In questa ricerca, inoltre, non sono state coinvolte le imprese che operano nei settori della sanità e dei servizi sociali che, storicamente, sono quelli dove si annidano i ritardi di pagamento più eclatanti. Alla luce di questi elementi, riteniamo che l'ammontare dei debiti scaduti stimato dalla Banca d'Italia sia sottodimensionato di circa 30 miliardi di euro».

Secondo le stime della Cgia - tra il 2008 ed il 2010 - questa incidenza del fallimento ha raggiunto la soglia del 30%, per crescere al 31% nel biennio 2011-2012. Così, rispetto agl’oltre 52.500 fallimenti registratisi in Italia nel quinquennio preso in riferimento, la Cgia stima che 15.100 chiusure aziendali siano addebitabili ai ritardi nei pagamenti, pari – appunto - a +114% dal 2008 al 2012.

(fonte: Il Sole 24 Ore)

Rosy Merola
 


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