Doping Di Luca: la procura del Coni chiede la squalifica a vita
Sport Abruzzo

Doping Di Luca: la procura del Coni chiede la squalifica a vita

lunedì 14 ottobre, 2013

PESCARA, 14 OTTOBRE 2013 – Nuova battuta d’arresto per il “killer di Spoltore” e questa volta potrebbe essere per sempre. Il ciclista Danilo Di Luca, vincitore del Giro d’Italia nel 2007, che è stato trovato, nuovamente, positivo all’Epo durante l’antidoping dello scorso 29 aprile 2013, potrebbe aver finito la sua carriera per scelta della procura antidoping del Coni che ha chiesto per lui la squalifica a vita. [MORE]

La procura antidoping del Coni, guidata da Tammaro Maiello, ha dunque lanciato la sua sentenza contro il ciclista per la ‹‹violazione dell’articolo 2.1 del codice Wada in relazione alla positività per presenza di Eriproteina ricombinante riscontrata in occasione del controllo antidoping››; chiaramente, la richiesta della procura è stata aggravata anche dalla reiterazione di Di Luca nel fare uso di sostanze dopanti.

Infatti, il ciclista, non è nuovo all’uso di queste sostanze, soprattutto dell’Epo, in occasione delle gare: nel 2007 fu squalificato per coinvolgimento nell’inchiesta Oil for Drugs mentre nel 2009 ha ricevuto la prima squalifica a due anni per l’uso di Epo durante la gara. Ora la procura chiede non solo di stroncare la carriera del ciclista, che ha raggiunto i 37 anni, ma anche ‹‹l’invalidazione dei risultati agonistici conseguiti successivamente al prelievo biologico››.

Erica Benedettelli

[immagine da larepubblica.it]


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