Effetto Trump presidente: notte nera per i mercati, ora in ripresa
Estero Sicilia

Effetto Trump presidente: notte nera per i mercati, ora in ripresa

mercoledì 9 novembre, 2016

ROMA, 9 NOVEMBRE- La sorprendete vittoria di Donald Trump, 45esimo presidente degli Stati Uniti, ha sconvolto il mercato azionario. Ciò che preoccupa la finanza internazionale sono gli obiettivi di politica economica del nuovo presidente che andranno direttamente ad incidere sui mercati.

Tuttavia, una notizia positiva per i mercati potrebbe essere l’annunciata riduzione della pressione fiscale che il nuovo presidente aveva prospettato nella sua campagna elettorale. [MORE]

Nella notte, il cambio euro/dollaro è arrivato a sfiorare quota 1,3 per poi tornare sotto la soglia di 1,11 con l’apertura dei mercati europei di questa mattina.

L’unica certezza che sembra mantenere stabile i ferventi mercati americani è la borsa europea. L’iniziale avvio in forte calo con l’oltre -3 percento a causa delle elezioni, che è stato già recuperato alle ore  11:30 con l’Ftse che alle 11.30 segna un -1,65%. Le promesse del nuovo presidente sulle future costruzioni hanno rialzato in positivo il settore delle costruzioni.

Tra i settori in salita prendono piede anche Buzzi e Recordati, impegnati nelle infrastrutture in Usa, in evidenza a Milano. In evidenza, oltre all’oro, il settore della difesa ma anche farmaceutica e petrolio. A Milano sale di oltre il 4% Leonardo (ex-Finmeccanica), colosso impegnato nella difesa Usa. Sulla piazza di Londra guadagna oltre il 3% Bae Systems altro big della difesa come pure la pari settore Thale a Parigi.

Mosca che negli ultimi giorni si era dimostrata favorevole all’elezione del presidente repubblicano ha tratto vantaggio dall’elezione con un rialzo dell’indice RTS di circa un punto e mezzo. C'è speranza di un riallaccio con questo nuovo presidente anche per le future relazioni in campo politico tra Russia ed America. Infatti, il presidente Vladimir Putin è stato anche tra i primi a congratularsi con Donald Trump.

Diversa la situazione in Messico dove dal 1994 non si era registrato un calo simile. La valuta è scesa del ben 13% per poi risalire di qualche punto. Per quanto Donal Trump cerchi di tranquillizzare il Paese mirando a prospettare nuovi accordi commerciali, la banca centrale Messicana ha già provveduto a convocare una riunione straordinaria per procedere alla determinazione di nuove contromisure.

A Tokyo, la Borsa scende vertiginosamente già dai primi segnali di preferenza per il candidato repubblicano Donald Trump. A meno di un'ora dalla chiusura, l'indice Nikkei cede oltre il 5,50%, scendendo a quota 16,214.78 con una perdita di 950 punti. Sul fronte valutario lo yen, che è vista come una valuta rifugio, scambia a quota 101 sul dollaro dai 105 di questa mattina.
 

 

Laura Carrara

Fonte foto: theinvestmentguru


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